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Telecyclette: l’intelligenza artificiale sbarca nelle Rsa

Combattere il declino motorio e la sensazione di isolamento degli anziani. Ecco in cosa consiste questo progetto

Intelligenza artificiale nelle Rsa. Il progetto si chiama Telecyclette e ha visto il suo debutto all’XR4REHAB Annual Conference 2023 in corso ad Amsterdam, nei Paesi Bassi. Messo a punto dall’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ha come obiettivo quello di migliorare il modello di riabilitazione fisica e mentale delle persone ricoverate in una Rsa.

Cosa sono le Rsa?

Rsa è la sigla di Residenze Sanitarie Assistenziali. Si tratta di strutture non ospedaliere ma a carattere sanitario, come le definisce il Ministero della salute. Ospitano per un periodo che può andare dalle poche settimane al tempo indeterminato persone non autosufficienti, che non possono essere assistite in casa per svariati motivi e che necessitano di specifiche cure mediche di più specialisti e di un’articolata assistenza sanitaria.

Gruppo San Donato

Spesso capita agli anziani nelle Rsa di dover affrontare il declino delle loro capacità motorie e dell’isolamento fisico.

Cos’è Telecyclette, l’intelligenza artificiale nelle Rsa?

Il progetto ha preso spunto da alcune attività del ciclismo indoor che sono state sviluppate durante la pandemia, per permettere agli appassionati di ciclismo di potersi allenare, dando loro l’illusione di farlo all’aria aperta, anche se pedalavano nel proprio appartamento. La sperimentazione vera e propria avverrà dal prossimo autunno nella Rsa San Giuseppe di Milano e presso la Residenza il Trifoglio di Torino.

Un’esperienza completamente immersiva

Il meccanismo prevede il dialogo attraverso l’intelligenza artificiale tra una cyclette da camera che si trova nella Rsa e una bicicletta tradizionale. L’anziano indossa un visore di realtà virtuale immersiva ed è immediatamente proiettato sulla bici tradizionale. Su quest’ultima bicicletta c’è una persona in carne e ossa che sta pedalando all’aperto.

Questa bici ha una videocamera con panoramica a 360 gradi, collegata al sistema di realtà virtuale grazie alla rete. Insieme alla telecamera, ci sono un altoparlante e un microfono, così che l’anziano sulla cyclette da camera vive le stesse esperienze sensoriali che vivrebbe lui stesso se stesse pedalando in mezzo alla natura. In questo modo non solo ha la sensazione visiva, ma può ascoltare i rumori e persino parlare con il ciclista che pedala sulla bici vera.

Intelligenza artificiale nelle Rsa: i centri di ricerca impegnati nello sviluppo del progetto

La prima sperimentazione ha avuto luogo nel Laboratorio di Azione, Percezione e Cognizione (Lapco) della Facoltà di Psicologia di Università Vita-Salute San Raffaele. Al progetto ha partecipato anche il Multisensory Experience Lab dell’Università danese di Aalborg. Il centro di ricerca in Danimarca ha il compito di sviluppare il software immersivo e di studiare l’interazione virtuale durante l’esperienza della Telecyclette. Anche il team del Dipartimento di Informatica Giovanni Degli Antoni dell’Università degli Studi di Milano si occupa dello sviluppo di questo progetto.

Telecyclette: l’intelligenza artificiale nelle Rsa migliora la qualità di vita dei pazienti

Ha presentato il progetto il professor Claudio de’Sperati, associato di Psicobiologia e Psicologia fisiologica alla Facoltà di Psicologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. «Le Rsa potrebbero rappresentare una buona risposta all’invecchiamento della popolazione. Nei fatti però si traduce quasi sempre in un isolamento. Per il futuro possiamo immaginare che ad esempio un nipote chiamerà al telefono il nonno in Rsa, proponendogli di fare un giro in Telecyclette insieme. O ancora sarà possibile per un anziano prenotare un giro in Telecyclette con un volontario che regala un po’ del suo tempo o appoggiandosi a una rete di accompagnatori ciclistici a distanza, un possibile nuovo mestiere che questo progetto prefigura». Da una parte quindi si alleneranno le capacità motorie, dall’altro si darà sollievo all’isolamento.

Quali sono le applicazioni dell’Intelligenza Artificiale in medicina?

Le applicazioni dell’Intelligenza Artificiale in medicina sono molteplici. Le principali applicazioni riguardano:

  • Diagnosi più precise e veloci: l’IA può aiutare i medici a individuare malattie nelle fasi iniziali, moltiplicando le probabilità di successo del trattamento e riducendo i costi associati a interventi tardivi. L’IA ha già applicazioni di successo nel campo dei tumori.
  • Personalizzazione delle terapie: i medici possono offrire trattamenti più efficaci e personalizzati, basati sulle specifiche esigenze e caratteristiche dei pazienti.
  • Migliorare e accelerare l’analisi dei dati: gli strumenti abilitati all’IA possono identificare relazioni significative nei dati non elaborati e possono essere applicati in quasi ogni campo della medicina, tra cui lo sviluppo di farmaci, le decisioni sui trattamenti, la cura del paziente e le decisioni finanziarie e operative.

Recentemente gli esperti hanno parlato dell’applicazione dell’IA per la procreazione assistita e della scoperta di un nuovo antibiotico proprio grazie all’utilizzo dell’IA.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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