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Quali sono gli ospedali migliori in Italia?

Non cambiano le posizioni più alte rispetto allo scorso biennio. Ecco i migliori ospedali per cuore, tumori, ossa e gravidanza

Gli ospedali migliori in Italia sono l’Istituto Humanitas di Rozzano, alle porte di Milano e l’azienda ospedaliera universitaria delle Marche, ad Ancona. Non cambia nulla quindi rispetto all’anno scorso. La classifica è stata stilata da Agenas, l’Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali.

Gli esperti hanno analizzato le capacità di 1.400 ospedali pubblici e privati. Medaglia di bronzo per l’Humanitas Gavazzeni di Bergamo. Quarta posizione per l’Humanitas Mater Domini di Castellanza, in provincia di Varese. Ottime prestazioni anche per l’ospedale Careggi di Firenze e per il Gemelli di Roma. Agenas ha analizzato sei aree, tra cui la salute cardiovascolare e il trattamento dei tumori.

Gruppo San Donato

L’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano è l’unico ad avere ricevuto una valutazione molto alta o alta per tutte le aree cliniche prese in considerazione. L’ospedale pubblico migliore è l’azienda universitaria delle Marche di Ancona.

Gli ospedali migliori per il cuore

Gli esperti di Agenas hanno valutato sei parametri:

  1. mortalità infarto a 30 giorni;
  2. angioplastiche entro 90 minuti;
  3. mortalità a 30 giorni per scompenso cardiaco congestizio;
  4. per bypass;
  5. sostituzione valvole cardiache;
  6. riparazione di aneurisma non rotto dell’aorta addominale.

Solo l’Aou Careggi di Firenze è l’unico ospedale a ottenere un livello di qualità molto alto.

Gli ospedali con un livello alto

Sono 17 le strutture che raggiungono un livello di qualità alto:

  • Ospedale Mauriziano Umberto I di Torino;
  • Humanitas Gavazzeni di Bergamo;
  • Fondazione Poliambulanza di Brescia;
  • Centro Cardiologico Fondazione Monzino di Milano;
  • Irccs S. Raffaele di Milano;
  • Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, vicino a Milano;
  • Ospedale di Treviso;
  • Istituto ospedaliero di Mestre a Venezia;
  • Ospedale di Vicenza;
  • Presidio Ospedaliero Cattinara e Maggiore di Trieste;
  • Presidio Ospedaliero SMM di Udine;
  • IRCCS Policlinico S. Orsola di Bologna;
  • Stabilimento Umberto I – G. M. Lancisi di Ancona;
  • Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma;
  • Policlinico Tor Vergata di Roma;
  • P.O. Clinicizzato SS. Annunziata di Chieti;
  • AOOR S. Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona di Salerno.

Trattamento dell’infarto

Gli ospedali più veloci nella cura dell’infarto sono:

  • Casa di Cura Città di Lecce;
  • Ospedale degli Infermi di Ponderano-Biella;
  • azienda ospedaliera universitaria Mater Domini di Catanzaro;
  • azienda ospedaliera università Policlinico Tor Vergata di Roma;
  • Presidio ospedaliero Giovanni Paolo II di Sciacca, in provincia di Agrigento;
  • ospedale Del Cuore G. Pasquinucci di Pisa;
  • Presidio ospedaliero S. Antonio Abate di Erice; stabilimento di Ascoli Piceno;  stabilimento di Pesaro; Presidio ospedaliero di Chiari (Brescia).

Gli ospedali migliori per i bypass

Gli standard che devono essere superati quindi sono quello di aver svolto 200 interventi. Il numero totale ha avuto un calo rispetto al 2021. La mortalità a trenta giorni deve essere al di sotto del 4 per cento. Gli ospedali migliori sono:

  • Policlinico Gemelli di Roma;
  • AOOR San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona di Salerno;
  • Villa Maria Cecilia Hospital di Cotignola, nel ravennate;
  • Istituto ospedaliero di Treviso;
  • Ospedale del Cuore G. Pasquinucci di Pisa;
  • Stabilimento Umberto I – G. M. Lancisi di Ancona;
  • Policlinico Universitario Campus Biomedico di Roma;
  • AOU Careggi di Firenze;
  • P.O. “SS. Annunziata” di Chieti;
  • AOU Mater Domini di Catanzaro;
  • Ospedale Civile di Legnano in provincia di Milano.

Ospedali migliori per le cure osteoarticolari

Sono molti i centri che hanno ottenuto una valutazione alta nell’area osteomuscolare. Tre i parametri analizzati:

  1. intervento chirurgico entro 48 ore per frattura del collo del femore sugli over 65;
  2. riammissioni a 30 giorni dopo interventi per protesi d’anca;
  3. riammissioni a 30 giorni dopo interventi per protesi di ginocchio.

Molte strutture hanno un punteggio alto

Gli ospedali con una valutazione alta sono 28:

  1. Ospedale Maggiore Chieri in provincia di Torino;
  2. Presidio Sanitario Gradenigo di Torino;
  3. Policlinico San Marco Osio Sotto in provincia di Bergamo;
  4. Policlinico San Pietro a Ponte San Pietro, sempre in provincia di Bergamo;
  5. Ospedale di Suzzara, nel mantovano;
  6. Istituto ospedaliero di San Pellegrino di Castiglione delle Stiviere, sempre in provincia di Mantova;
  7. Ospedale M. O. Antonio Locatelli di Piario, nella bergamasca;
  8. Humanitas di Rozzano, nel milanese;
  9. Irccs Policlinico San Donato a San Donato Milanese, in provincia di Milano;
  10. Ospedale Aziendale di Bressanone, in provincia di Bolzano;
  11. Presidio Ospedaliero S. Chiara di Trento;
  12. Ospedale di Rovereto, in provincia di Trento;
  13. Casa Di Cura Pederzoli di Peschiera del Garda, in provincia di Verona;
  14. Ospedale di Feltre, in provincia di Belluno;
  15. Istituto ospedaliero di Conegliano, nel trevigiano;
  16. Ospedale di Portogruaro, in provincia di Venezia;
  17. Istituto ospedaliero di Cittadella, in provincia di Padova;
  18. Ospedale Nuovo Valdarno di Montevarchi, in provincia di Arezzo;
  19. Stabilimento di Fabriano, in provincia di Ancona;
  20. Ospedale CTO. A. Alesini di Roma;
  21. Casa di Cura S. Anna di Pomezia, in provincia di Roma;
  22. azienda Osp. S. Giovanni-Addolorata di Roma;
  23. Campus Bio Medico di Roma;
  24. Ospedale regionale F. Miulli di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari;
  25. P.O. Trigona di Noto, in provincia di Siracusa;
  26. Ist.Ort. Villa Salus I. Galatioto Srl di Melilli, in provincia di Siracusa;
  27. Casa di Cura Igea di Partinico, in provincia di Palermo,
  28. Casa di Cura Noto Pasqualino di Palermo.

Ospedali migliori per le fratture al femore

In generale gli esperti sostengono che la situazione sia leggermente migliorata rispetto al biennio precedente. Hanno raggiunto la soglia standard dei 75 interventi all’anno coprendo il 96% dell’attività chirurgica complessiva 418 strutture. Si contano però ancora 173 strutture con valori bassissimi.

I dieci ospedali migliori sono:

  1. Ospedale Monopoli, nel barese;
  2. Presidio Ospedaliero Umberto I di Siracusa;
  3. Presidio Ospedaliero S. Giovanni di Dio di Agrigento;
  4. Ospedale di San Dona’ di Piave in provincia di Venezia;
  5. Ospedale Sandro Pertini di Roma;
  6. Presidio Ospedaliero Giovanni Paolo II di Sciacca nell’agrigentino;
  7. Policlinico Universitario Campus Bio Medico di Roma;
  8. Stabilimento di Jesi, in provincia di Ancona;
  9. Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, nel milanese;
  10. Casa Di Cura Latteri Valsava Srl di Palermo.

Ospedali migliori per la chirurgia dei tumori

Agenas ha valutato i reparti di chirurgia oncologica, concentrandosi su tre parametri:

  1. proporzione di nuovi interventi di resezione entro 120 giorni da un intervento chirurgico conservativo per tumore maligno della mammella;
  2. mortalità a 30 giorni per interventi chirurgici al polmone;
  3. mortalità a 30 giorni per interventi chirurgici al colon.

I quattro ospedali con la valutazione più alta sono:

  1. Ospedale di Mestre, a Venezia;
  2. Aou di Padova;
  3. Stabilimento Umberto I – G. M. Lancisi di Ancona;
  4. Policlinico Gemelli di Roma.

Gravidanza

Tornano a salire i parti cesarei che salgono al 23% del totale, ai livelli del 2017. In particolare si ricorre meno al bisturi nei punti nascita pubblici sopra i 1.000 parti l’anno e una maggiore propensione alla pratica chirurgica da parte delle strutture private. In Campania, Sicilia, Puglia, Lazio e Lombardia sono addirittura al 40% in molte strutture.

La regione che ha le strutture con livello di qualità molto alto è l’Emilia-Romagna con 11 strutture su 17, pari al 65 per cento. In 9 regioni, nessuna struttura raggiunge un livello di qualità molto alto: Valle d’Aosta, Liguria, Lazio, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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