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Michele Cucuzza: «Che spavento quella congiuntivite»

«Porto le lenti a contatto da quando avevo 18 anni, così sono abituato agli arrossamenti, ma la scorsa estate i miei occhi erano diventati color brace»

«Se c’è una parte del corpo a cui ho sempre dovuto prestare particolare attenzione, quella sono gli occhi. I miei sono estremamente delicati. Essendo miope, tra l’altro, porto le lenti a contatto fin da quando avevo 18 anni. Mi hanno sempre agevolato nel lavoro, permettendomi di vedere meglio durante i tg e di leggere i «gobbi» più facilmente. Tuttavia, le lentine comportano arrossamenti inevitabili, anche se si utilizzano colliri e lacrime artificiali con costanza. Sono quindi abituato a non avere l’occhio sempre limpido e non mi faccio spaventare da una lieve irritazione». Comincia così il suo racconto a Ok Salute e Benessere il giornalista televisivo Michele Cucuzza.

Michele Cucuzza: «Il sole mi ha irritato moltissimo gli occhi»

L’estate scorsa, però, è successo un fatto che non solo mi ha arrecato del fastidio, ma mi ha anche preoccupato. Mi trovavo al mare, a Gaeta, ospite di alcuni amici. Dopo un’intera giornata trascorsa in spiaggia, mi è comparso quello che pensavo essere uno dei soliti arrossamenti oculari. «Avrò preso troppo sole», mi sono detto senza eccessive ansie, «più tardi metterò il collirio e domani sarà tutto passato». C’è da dire che i medici mi hanno sempre raccomandato di espormi ai raggi Uv solo con gli occhiali da sole. Ma posso abbronzarmi «a pezzi», avendo poi per tutta l’estate il segno degli occhiali «tatuato» sul viso? Onde evitare questo inconveniente, di solito chiudo gli occhi quando prendo il sole e pazienza: dovesse comparire qualche irritazione oculare so come gestirla.

Gruppo San Donato

Questa volta, però, la questione era diversa. La mattina seguente alla mia giornata al mare avevo gli occhi color brace, tanto che tutte le persone che m’incontravano rimanevano impressionate e mi chiedevano preoccupate che cosa mi fosse accaduto. «Niente di grave, è la solita congiuntivite», rispondevo. Eppure, dentro di me sentivo che era qualcosa di differente, non capivo che cosa avessi, né tantomeno quale potesse esserne stata la causa. Avevo la sensazione di non riconoscere più il mio corpo.

Michele Cucuzza: «Mi sono rovinato la vacanza»

L’arrossamento non passava, nonostante avessi iniziato a utilizzare un collirio con una dose di cortisone più importante, che per me è una specie di manna dal cielo e che va preso solo dietro prescrizione medica. È un farmaco a base di cloramfenicolo e betametasone che uso quando mi rendo conto che la situazione è un po’ più complicata. Nel giro di due giorni, di solito, sortisce il suo benefico effetto. Tranne in questa occasione. Grazie al cielo non provavo dolore, non avevo lacrimazione, ma questo arrossamento anomalo comportava inconvenienti fastidiosi.

Innanzitutto non potevo indossare le lenti a contatto, ma solo gli occhiali da vista, che rappresentano un piccolo intralcio nel caso si voglia fare sport o, magari, un tuffo in mare. Ai bagni, comunque, avevo dovuto rinunciare, avendo capito che l’esposizione al sole e al vento mi nuoceva. Non andavo più in spiaggia, non mettevo alcuna crema sul viso ed evitavo anche l’aria condizionata: sia nei ristoranti che a casa di amici dovevo chiedere di spegnerla. In auto facevo una specie di sauna, non solo non potevo accendere l’aria, ma nemmeno aprivo i finestrini per evitare che il vento mi finisse sugli occhi.

Era una congiuntivite particolarmente insistente

Quando finalmente sono riuscito a rintracciare il mio oculista di ritorno dalle ferie, lui mi ha convocato subito nel suo studio, mi ha visitato accuratamente, ha guardato bene il fondo dell’occhio e non ha trovato particolari patologie. Avevo una congiuntivite estremamente pervicace e mi ha prescritto un collirio contenente il principio attivo idrocortisone sodio fosfato. Ho iniziato a prenderlo quotidianamente e, dopo circa una ventina di giorni, l’occhio ha cominciato a essere meno rosso e poi, finalmente, a sbiancare. Credo che, complessivamente, questo disturbo sia durato un paio di mesi, da quando si è manifestato fino a quando è sparito del tutto. Ricordo che, ancora convalescente, ho dovuto posare per la foto da utilizzare sulla copertina del mio nuovo libro, Fuori dalle bolle!. Be’, a ben guardarla, si vede che i miei occhi sono ancora leggermente arrossati. E devo dire che, ogni volta che rivedo quella fotografia, il mio pensiero va a quei giorni e a quanto mi ero spaventato.

Michele Cucuzza

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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