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Goblin mode: il “piacere” di essere impresentabili diventa virale

L'espressione è stata eletta parola dell'anno dell’Oxford English Dictionary e indica un nuovo stile di vita lontano dai condizionamenti esterni

Ami restare ore ed ore appollaiato sul divano in tuta, o addirittura in pigiama, in compagnia di cibo spazzatura, serie tv e meme sui social? Allora sei ufficialmente entrato in quella che viene definita “Goblin mode”, ovvero in “modalità Goblin”, un nuovo stile di vita lontano dai condizionamenti esterni. L’espressione, eletta parola dell’anno dell’Oxford English Dictionary, è diventata virale sul web per indicare chi rifiuta le imposizioni estetiche della società preferendo il tempo passato a casa.

Le origini del termine

Alle origini del termine risiedono i goblin della letteratura nordica, creature leggendarie simili a folletti vestiti di stracci e dall’aspetto corporeo deformato, che vivono senza seguire le regole dei popoli civilizzati. Divenute ancora più note con il romanzo il Signore degli Anelli di J. R. Tolkien, oggi tali figure incarnano alla perfezione la tendenza (non negativa) nel disinteressarsi dell’aspetto estetico, dell’outfit, della cura di sé e del giudizio altrui.

Gruppo San Donato

Nonostante l’espressione “Goblin mode” sia apparsa per la prima volta sui social nel 2009, come racconta il quotidiano Guardian, è nel 2022 che ha iniziato a spopolare online attraverso foto, status e gif che mostrano appunto questo “orgoglio” nell’essere impresentabili. Secondo i sociologi, il bisogno di non apparire nasce dall’abitudine, ormai consolidata con la pandemia, di trascorrere sempre più tempo in casa. Così facendo ci si “protegge” dall’attuale contesto sociale, culturale ed economico, rimanendo in un luogo confortevole.

Come entrare in modalità Goblin

Più precisamente, entrare in modalità Goblin siginifica attuare “un comportamento autoindulgente, pigro, sciatto o avido, in un modo che rifiuta le norme o le aspettative sociali”. Ciao ciao dunque ai vestiti eleganti, al cibo sano e all’attività fisica. Chi è in modalità Goblin preferisce stare comodo tra le proprie mura domestiche anziché uscire e concedersi qualche sfizio in totale ozio, senza badare all’aspetto estetico.

Come spiega la persona dietro l’account Twitter Dave McNamee, indicato come l’ideatore del recente trend, «non è un’identità permanente, ma uno stato d’animo. È come quando ti svegli alle 2 del mattino e vai in cucina indossando nient’altro che una lunga maglietta per fare uno spuntino strano. Perché a un goblin dovrebbe importare che aspetto ha?».

Attenzione però a non esagerare con una condizione di “bruttezza” e pigrizia oltre il limite. Bisogna sì godersi il momento in modalità Goblin, ma poi essere capaci di abbandonarlo dopo qualche ora e tornare ad essere presentabili.

I social trend

Oggi sui vari social, da Tik Tok a Instagram fino a Twitter, l’hashtag #GoblinMode è apposto su foto e video per mostrare volti senza trucco, outfit non abbinati, momenti di inattività, avanzi di fast food e l’ultima serie tv di cui è fatto bingo-watching. E così oggi non essere alla moda è la nuova moda.

Una  tendenza che intende sostenere uno stile di vita lontano dagli stereotipi e dalla perfezione. In questo contesto si inserisce anche BeReal, l’app francese creata nel 2020 e ora in cima alle classifiche dell’App Store che ha fatto dell’autenticità il proprio cavallo di battaglia, con l’obiettivo di smontare l’immagine costruita e artefatta per dare spazio all’autenticità, ora accettata senza filtri o effetti speciali.

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Beatrice Foresti

Giornalista pubblicista, collabora con OK Salute e Benessere, insieme ad altre testate. È laureata in Comunicazione, Media e Pubblicità all’Università IULM di Milano e ha da poco terminato un Master in Giornalismo alla RCS Academy. È appassionata di scrittura, radio, fotografia e viaggi.
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