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Covid: ora le donne superano gli uomini nei contagi

Man mano che l'epidemia si diffonde cambia il rapporto tra gli uomini e le donne nel numero dei contagi. Ecco i dettagli

Si è spesso parlato del fatto che il coronavirus colpisse più frequentemente e più severamente gli uomini rispetto alle donne. Man mano che Covid si diffonde però la situazione sta cambiando rapidamente. Ora il rapporto tra donne e Covid diventa centrale nei nuovi studi. L’Istituto Superiore di Sanità nel suo ultimo aggiornamento della Sorveglianza Integrata Covid-19 in Italia che raccoglie dati fino allo scorso 10 giugno sottolinea come più della metà dei contagiati ormai è donna. Precisamente oltre il 54% dei casi di Sars-Cov-2, contro il 46% dei pazienti uomini. Questa percentuale continua a salire dal mese di marzo. Se il 13 marzo le donne non raggiungevano il 40% dei contagiati, un mese dopo erano già salite al 49,3 per cento. Il sorpasso a dire il vero era già avvenuto lo scorso 13 maggio, quando le donne contagiate erano ormai il 53,7 per cento del totale. La tendenza è confermato dall’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità: le donne contagiate sono il 54,2% dei casi.

Donne e Covid: anche nei decessi la forbice legata al genere si sta assottigliando

A scorgere i dati dell’ISS si conferma che l’età media dei pazienti che perdono la vita resta intorno agli 80 anni, con una differenza di genere. Le donne che muoiono in seguito alle complicanze da Covid hanno mediamente 85 anni, mentre gli uomini 79. L’età media invece dei pazienti contagiati è di 62 anni. Anche per quanto riguarda i decessi i numeri relativi alla componente femminile sono in crescita. Se all’inizio della pandemia gli uomini sfioravano il 70%, ora sono scesi al 60 per cento.

Gruppo San Donato

Donne e Covid: attenzione alle donne incinte, potrebbero sviluppare ansia e depressione

Nei primi mesi della pandemia molti studi scientifici avevano cercato di dare una spiegazione al fatto che gli uomini sembravano essere più fragili nei confronti del coronavirus. Le ipotesi più accreditate indicavano un ruolo del testosterone, ma anche di una maggiore sensibilità degli uomini verso alcuni recettori, utilizzati dal virus per entrare nelle cellule. Alla luce dei nuovi dati, però, queste differenze non solo non ci sono più, ma al contrario il numero delle donne contagiate ha ormai superato quello dei maschi.

Tra gli effetti da tenere sotto osservazione per le donne in gravidanza che si ammalano di  Covid, c’è il rischio depressione post partum. La malattia legata al coronavirus infatti è un fattore di rischio, che colpisce una neomamma su sette. Ecco perché l’Istituto Superiore di Sanità ha messo a punto delle raccomandazioni per un programma di intervento per la gestione dell’ansia e della depressione perinatale nell’emergenza e post-emergenza Covid.

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