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Sposini, ridotti i farmaci «Risponde agli stimoli esterni»

I neurochirurghi del Gemelli di Roma esprimono cauto ottimismo sulle condizioni del giornalista, ricoverato d'urgenza dopo una grave emorragia cerebrale. È ancora in coma indotto ma la sedazione è diminuita

Lamberto Sposini, operato venerdì scorso per una grave emorragia cerebrale e da allora in coma farmacologico, risponde agli stimoli esterni. Lo dice una nota dell’équipe medica del Policlinico Gemelli di Roma, coordinata da Giulio Maira, responsabile della struttura di neurochirurgia, e Rodolfo Proietti, responsabile di quella di anestesia. «Alla riduzione graduale della sedazione farmacologica si è osservata in Lamberto Sposini la ricomparsa di risposta motoria agli stimoli esterni», spiegano i medici.

Le condizioni generali del giornalista della Vita in diretta, 59 anni, ancora ricoverato in terapia intensiva, sono buone e stabili. «La prognosi rimane riservata, tuttavia l’attuale situazione clinica di Sposini permette un cauto ottimismo», conclude la nota.

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È il primo aggiornamento dopo quello di lunedì, quando i medici avevano confermato la buona riuscita della delicata operazione al cervello per rimuovere l’esteso ematoma causato dall’emorragia cerebrale che ha colpito il conduttore poco prima di andare in onda con la Vita in diretta, lo scorso venerdì.
Gli specialisti del Gemelli avevano definito soddisfacente il decorso post operatorio, ma avevano spiegato che sarebbero state necessrie alemno altre 48 ore di coma indotto.

A quanto si apprende oggi, i farmaci che tengono il giornalista sedato sono stati diminuiti con buoni risultati. Ma soltanto dopo che sarà uscito dal coma indotto sarà possibile valutare l’estensione del danno subito dopo l’ictus emorragico.
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Ultimo aggiornamento: 4 maggio 2011

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