Siete alle prese con gli ultimi regali e siete indecisi su cosa comprare al vostro bambino piccolo o al figlio appena nato di un amico? Il mercato ormai offre una miriade di opzioni, ma la prima importante distinzione da fare è quella tra i giochi elettronici e quelli tradizionali, perché le differenze sono sostanziali. Se non sai se acquistare la prima o la seconda tipologia di gioco, ti chiarirà le idee lo studio di un team di ricercatori americani pubblicato su Jama Pediatrics dove sono stati presi a campione bambini con un’età compresa tra i 10 e i 16 mesi.
Giochi elettronici vs. tradizionali
I giochi di una volta favoriscono il dialogo e l’interazione tra genitori e figli, un aspetto cruciale nello sviluppo cognitivo di un bambino, mentre i giochi elettronici come mini-computer o oggetti parlanti pubblicizzati per aumentare la capacità di linguaggio dei più piccoli, in realtà riducono la loro vocalizzazione spontanea frenando lo scambio e la relazione con mamma e papà.
Attenzione agli smartphone
L’idea più ricorrente è quella di regalare uno smartphone, già nei primi anni della scuola elementare. In realtà, come suggerisce la psicologa Rosanna Schiralli in questa intervista, bisognerebbe evitare di mettere in mano un cellulare o un tablet prima dei 13 anni. Il rischio, infatti, è quello di sviluppare problemi di concentrazione, attenzione e memoria, disturbi del sonno, aggressività. Spesso, poi, si opta per il regalo hi-tech per sedare i capricci, specialmente nei luoghi pubblici (come ristoranti, mezzi di trasporto, negozi).
Il consiglio
Questo non significa bandire i giochi hi-tech, ma il consiglio è quello di evitare di utilizzarli come baby sitter dei vostri bambini.
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