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Paola Cortellesi: a 13 anni la diagnosi, scoliosi

È la ginnastica in acqua a salvarmi dai dolori

Il mal di schiena? Un fastidio che mi porto dietro da quando sono piccina e che ho imparato a tenere sotto controllo negli anni con tanto, sano, sport.

Sono sempre stata una bambina magra e minuta. Fino all’estate tra i 12 e i 13 anni: in poche settimane sono cresciuta molto in altezza e, dopo le vacanze, tornata a scuola, ero una tra le più alte. E, come spesso accade agli adolescenti che diventano tutto a un tratto degli spilungoni, me ne stavo storta dietro al banco e ricurva a fare i compiti.

Gruppo San Donato

Quando mia madre ha notato che la mia postura non era corretta, mi ha portata dall’ortopedico. E purtroppo il medico mi ha diagnosticato la scoliosi. La mia colonna vertebrale aveva una deviazione laterale, una deformazione importante. Non solo: per non farmi mancare niente, risultava che avessi pure un’ipercifosi dorsale, ovvero la gobbetta, accompagnata da iperlordosi lombare, cioè la parte bassa della schiena troppo incurvata. Ecco spiegato perché quando facevo sforzi intensi mi ritrovavo acciaccata come una vecchietta!

Per evitare ulteriori danni alla schiena mi hanno subito indirizzato verso ginnastica posturale e nuoto, attività che all’inizio non mi entusiasmavano granché. Io preferivo il basket, anche se non ero molto portata, è un gioco di squadra, è coinvolgente. Solo che nella pallacanestro fai un sacco di salti e rischi di peggiorare la situazione della colonna.

Con il tempo, però, ho cominciato ad amare anche la piscina, e ho unito l’utile al dilettevole: ho scoperto la ginnastica posturale in acqua, che ancora adesso pratico in sedute singole o di gruppo. Rispetto agli esercizi da fare in palestra c’è un vantaggio in più, perché il corpo lavora scarico del proprio peso grazie alla spinta di Archimede. E la colonna ringrazia.

Ogni tanto sgarro: mi diverto ad andare in mountain bike in collina e a fare jogging, attività non così indicate per la schiena. Ma poi tampono con una bella seduta di Pilates o di ginnastica a corpo libero, utili per allungare i muscoli e rilassare la schiena.

Insomma, se non vivo dolorante lo devo all’attività fisica mirata. Poi, ovvio, il mal di schiena con i miei problemi è sempre in agguato: sbuca fuori nei periodi più stressanti, quando il lavoro è intenso, se salto le sedute, in quelle giornate in cui sto sempre in piedi sul set o quando rimango seduta ore e ore a scrivere al computer.

Allora sento la schiena incriccata, le spalle pesanti, male alla parte lombare e un dolore sotto alle scapole, soprattutto quella sinistra, dove reggo il maggiore carico di peso. Sono tutti chiari segni di allarme che mi invia il corpo, invitandomi a dedicare del tempo alla mia salute, mentale e fisica.

Lo sport fa bene alla mia schiena problematica, ma è un rilassante naturale, mi aiuta a vincere le ansie da prestazione, e mi ha insegnato il rigore e la disciplina.

Preferisco una lezione di Pilates con la mia insegnate Laura o fare ginnastica posturale in acqua piuttosto che prendere farmaci per alleviare il dolore. Sono contraria all’uso spropositato delle medicine. Non assumo analgesici a meno che non sia strettamente necessario. Piuttosto mi capita ogni tanto di usare i cerotti che scaldano, cosciente del fatto che sono soluzioni palliative: l’unico rimedio utile, per me, è fare sport.

Paola Cortellesi

(Confessione raccolta da Alice Di Pietro su Ok Salute e Benessere di Marzo 2014)

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