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L’intervento che ha salvato Bill Clinton

Come funziona lo stent, il dispositivo inserito nelle coronarie dell'ex presidente americano, ricoverato per un attacco di cuore

Un attacco di cuore e Bill Clinton è finito al Presbyterian Hospital di New York. I medici hanno introdotto due stent nelle arterie coronarie dell’ex presidente degli Stati Uniti, che ora è fuori pericolo.
L’intervento, chiamato angioplastica, consiste nell’inserimento, nell’arteria femorale (all’altezza dell’inguine) di un catetere che risale fino alle coronarie ostruite. All’interno di questo tubicino si fa passare un sottilissimo filo con un palloncino all’estremità: quando incontra l’arteria ostruita, il palloncino viene gonfiato per dilatare la coronaria. A questo punto si applica lo stent, una sorta di reticella metallica medicata che manterrà sgombro il condotto per fare affluire liberamente il sangue al cuore (guarda il PDF).
Clinton, che ha 63 anni, nel 2004 era stato sottoposto a un quadruplo bypass (leggi la descrizione dell’intervento) per un infarto.
Massimo Cadoria – OK La salute prima di tutto

Ultimo aggiornamento: 12 febbraio 2010

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