Consigli

15 aprile 2015 – Il sale iodato

Troppo sale fa male, gli esperti lo ripetono da tempo. L’importante però non è soltanto limitarne il consumo, ma scegliere la qualità giusta di sale, ovvero quello iodato. Perché?

Troppo sale fa male, gli esperti lo ripetono da tempo. L’importante però non è soltanto limitarne il consumo, ma scegliere la qualità giusta di sale, ovvero quello iodato. Perché?

Un’assunzione insufficiente di iodio può causare un deficit intellettivo e cognitivo in particolare nei bambini, in donne in gravidanza e neonati. Spiega Decio Armanini, professore di Endocrinologia all’Università di Padova: «In una persona sana, il fabbisogno giornaliero di iodio è di 150 microgrammi, quantità che aumenta in gravidanza perché il feto ha bisogno di iodio per sviluppare il sistema nervoso, e poi durante l’allattamento fino a 250-300 microgrammi».

Gruppo San Donato

Ecco l’importanza dell’assunzione di iodio non soltanto per gli adulti, ma anche per i bambini. In quali alimenti è presente una più alta concentrazione di iodio? Pesce azzurro e latte, oltre al comune e pratico sale da tavola iodato.

 Eliana Canova

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