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Come diventare “Nipoti di Babbo Natale”

Si tratta di un progetto, a cui aderiscono varie Rsa in Italia, grazie al quale si possono realizzare i desideri degli anziani nelle case di riposo

Poter rivivere delle esperienze o rivedere il paese d’origine, ricevere un libro o dei dolci natalizi, o semplicemente passare del tempo in compagnia. Questi sono solo alcuni dei desideri degli ospiti delle case di riposo, realizzabili tramite l’iniziativa “Nipoti di Babbo Natale” dell’Associazione Un Sorriso In Più Onlus, che quest’anno è giunta alla sua sesta edizione.

Nipoti di Babbo Natale: un modo nuovo di stare accanto agli anziani

L’idea è stata originariamente proposta all’associazione da Katerina Neumann, architetto e web designer proveniente da Praga, che nel 2017 ha partecipato come nipote dall’Italia al progetto realizzato e promosso dalla radio nazionale del suo Paese. Da questo incontro è nata, nel 2018, la piattaforma digitale “Nipoti di Babbo Natale”, che in cinque edizioni ha realizzato oltre 25 mila desideri, coinvolgendo più di 500 residenze in 18 regioni italiane.

Gruppo San Donato

Per gli anziani, soprattutto per quelli più soli, significa poter continuare a desiderare e sapere che qualcuno ha pensato a loro, dedicandogli il proprio tempo. E per coloro che scelgono di partecipare, è un’occasione unica per creare incontri, connessioni e scoprire il vero valore del dono.

«I Nipoti di Babbo Natale insegna un nuovo modo di stare accanto agli anziani. Si passa dal chiedere “di cosa hai bisogno” a “cosa desideri”. Proviamo a capire che cosa l’anziano vuole veramente e cosa lo renderebbe felice», spiega Laura Bricola, coordinatrice dell’Associazione Un Sorriso In Più. «Credo che il risvolto più interessante dell’iniziativa, pensando alla cura dell’anziano in generale, sia proprio questo cambio di prospettiva: per tutto il tempo che ti resta io sono con te e voglio che la tua vita sia viva, intensa e felice».

Come scegliere e realizzare i desideri

«La casa di riposo, una volta che fa la procedura di iscrizione sulla piattaforma internet e il corso di formazione, ha delle credenziali di accesso e un’area riservata, nella quale inserisce in autonomia tutti i desideri che riesce a gestire», continua Bricola.

Tramite il sito www.nipotidibabbonatale.it si sceglie il desiderio, si compila il modulo con i dati, accettando il regolamento e l’informativa sulla privacy, e si lasciano i contatti. La piattaforma serve per creare questo “match”, poi si viene contattati direttamente dalla casa di riposo per concordare le modalità di realizzazione del desiderio.

Non solo regali materiali, ma anche del tempo da condividere insieme

«Quest’anno, rispetto agli anni scorsi, ho notato che gli anziani chiedono tanto di passare del tempo con il nipote, come bere un caffè insieme. Ce ne sono davvero tanti che non chiedono qualcosa di materiale ma del tempo condiviso. L’anno scorso una signora ha chiesto di poter andare in Grecia, dove aveva una sorella che non vedeva da tanti anni, ed è stato realizzato. Ci sono delle richieste più impegnative e a volte mi sorprende che uno sconosciuto si prenda a cuore questo tipo di impegni. Un punto di forza del progetto è ciascuno può fare quello che si sente. Se decidi che puoi spendere una certa cifra, puoi trovare dei doni di quel valore. Puoi decidere di spedire il tuo dono e poi la casa di riposo ti dà la possibilità di fare una telefonata o una videochiamata, oppure portarlo di persona. Non ci sono forzature», racconta la coordinatrice.

«Ce ne sono stati anche di abbastanza originali. Ad esempio, l’anno scorso noi come associazione abbiamo realizzato il desiderio di un signore che voleva fare un’escursione sulla neve, su una slitta trainata dagli husky. Poi mi colpiscono tanto i desideri in cui le persone chiedono di fare una cosa che gli permette di rivivere quello che sono sempre state. Una volta una signora che è stata un’insegnante di lettere, latino e greco al liceo, aveva chiesto di poter tornare in cattedra per fare una lezione. E quindi aveva fatto questa esperienza tenendo due ore di lezione alla classe. Mi colpiscono anche quelli in cui si ricordano gli amori di una vita. Magari un signore che chiede un regalo da poter fare a sua moglie perché lui è in casa di riposo e lei no, o viceversa».

Nipoti di Babbo Natale: un incontro che è un dono per ciascuno

«A volte i nipoti ci scrivono, magari dopo che hanno fatto un viaggio per l’Italia o hanno speso anche delle cifre importanti, per ringraziarci di avergli dato l’opportunità di conoscere queste persone. Io lo considero proprio un privilegio e i nostri volontari altrettanto. La cosa più bella è l‘incontro con gli anziani, perché hai la possibilità di conoscere delle sensibilità, delle esperienze e anche un modo di vivere che non esiste più e che ti colpisce, perché è ricco e intimo. E per relazionarti con queste persone devi essere lì, in quel momento e con tutto te stesso. Alcuni nipoti ci dicono che non hanno più i loro nonni e questa è anche un’occasione per poter investire quel tipo di amore su altre persone».

L’iniziativa “Nipoti di Penna”

Dopo i Nipoti di Babbo Natale è nata anche l’iniziativa i Nipoti di Penna, tramite la quale si può iniziare un’amicizia “di penna” con un anziano che indica l’argomento di cui amerebbe parlare. «Questa è stata un po’ un’evoluzione del progetto. Alcuni che diventavano Nipoti di Babbo Natale poi avevano il desiderio di continuare queste relazioni. Ed essendo a distanza passavano a una corrispondenza telefonica o epistolare. Le amicizie che sono nate, sono continuate tramite i Nipoti di Penna e anche quella è un’esperienza molto bella. Alcuni Nipoti di Penna sono diventati Nipoti di Babbo Natale e viceversa».

Nipoti di Babbo Natale: costruire legami che durano nel tempo

«Le storie più belle sono quelle che raccontano di un nipote e di un anziano che hanno continuato a rimanere in contatto. Questo è il risultato migliore che ci potessimo attendere, perché questa relazione è quello che arricchisce di più la vita di tutti e due. Il dono fa piacere a Natale, ma avere una persona che ci vuole bene davvero e continua a starci vicino è veramente il massimo».

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Aurora Pianigiani

Collabora con OK Salute e Benessere e si occupa di comunicazione in ambito medico-scientifico e ambientale. Laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Firenze, si è formata nel settore dei media digitali e del giornalismo. Ha conseguito il Master in Comunicazione della Scienza e della Salute presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e contestualmente ha scritto articoli per testate giornalistiche che svolgono attività di fact-checking.
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