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Dietro l’ictus può nascondersi un tumore

La diagnosi in genere arriva a pochi mesi dall'ischemia: è possibile che siano proprio le cellule tumorali a innescarla

Dietro l’ictus potrebbe esserci lo zampino del tumore. È per questo motivo che molti pazienti sopravvissuti all’ischemia cerebrale scoprono nel giro di pochi mesi di essere anche malati di cancro, con una frequenza che è due volte più alta rispetto alla norma. A indicarlo è uno studio spagnolo presentato a Madrid in occasione del congresso della Società europea di oncologia medica. La prevenzione gioca quindi un ruolo cruciale per evitare di alzare il rischio non solo dell’ictus, ma anche della maggior parte dei tumori. Una dieta sana ed equilibrata, unita a un’attività fisica moderata e regolare sono tra i primi punti qualificanti della prevenzione secondaria. Naturalmente anche astenersi dal fumo di sigaretta è importante per abbassare le probabilità di andare incontro a queste importanti patologie.

Ictus e tumore: i primi sospetti

«Gli studi post-mortem indicano che dopo l’ictus si possa sviluppare un tumore. L’entità di questa associazione non ha mai avuto il sigillo di uno studio clinico». Il coordinatore dello studio Jacobo Rogado lavora come oncologo dell’Ospedale della Principessa di Madrid. «Abbiamo condotto una ricerca proprio per stabilire se questa associazione esiste e quali fattori possono predire il rischio».

Gruppo San Donato

Ictus e tumore: lo studio

I ricercatori hanno preso in esame le cartelle cliniche di oltre 300 pazienti colpiti da ictus e ricoverati nella Stroke Unit dell’ospedale spagnolo tra il gennaio 2012 e il dicembre 2014. A distanza di 18 mesi, il 7,6% dei sopravvissuti aveva ricevuto una diagnosi di cancro, localizzato per lo più al colon, ai polmoni e alla prostata. I ricercatori hanno evidenziato che l’incidenza della malattia risulta quasi doppia rispetto alla popolazione generale, che si ferma al 4,5 per cento.

Diagnosi tardive

Nel 45% dei casi, i medici hanno scoperto il tumore entro sei mesi dall’ictus. Sei pazienti su dieci erano ad uno stadio di malattia avanzato o addirittura già in metastasi. Ad aumentare le probabilità hanno avuto un ruolo importante soprattutto fattori come l’età avanzata, una precedente diagnosi di tumore, il fibrinogeno alto e l’emoglobina bassa.

Ictus e tumore: una presenza silenziosa

«Abbiamo scoperto che l’incidenza del tumore nei sopravvissuti all’ictus è doppia rispetto alla popolazione generale. Il cancro è stato generalmente diagnosticato ad uno stadio avanzato, entro sei mesi dall’ischemia. Questo indica che il tumore era già presente al momento dell’ictus, solo non manifestava sintomi».

Lo zampino del tumore

«Diverse ricerche hanno suggerito in passato che il cancro rappresenti uno stato di ipercoagulabilità, in cui le stesse cellule tumorali attivano il sistema della coagulazione. Questo – afferma l’oncologo spagnolo – potrebbe spiegare perché abbiamo trovato il fibrinogeno alto nei pazienti diagnosticati col cancro. Potrebbe darsi che l’effetto protrombotico del cancro contribuisca all’ictus».

Ictus e tumore: serve più prevenzione

Alla luce di questi dati sarebbe opportuno che «i pazienti sopravvissuti all’ictus venissero seguiti nei 18 mesi successivi per verificare l’eventuale insorgenza di un tumore. Questo – aggiunge Rogado – vale soprattutto per i pazienti più anziani che hanno una storia di tumore alle spalle, oppure che mostrano alti livelli di fibrinogeno e l’emoglobina bassa».

Ictus e tumore: i dubbi di alcuni esperti

«Il legame tra ictus e cancro è un argomento molto interessante che è già stato studiato in passato». Fausto Roila è direttore dell’oncologia medica dell’Ospedale di Santa Maria della Misericordia di Perugia. «Il disegno dello studio, però, mostra un limite importante, che è la mancanza di un gruppo di controllo con pazienti paragonabili. Inoltre, confrontando il numero di casi di tumore osservati nel campione in studio (29) con quelli della popolazione generale (17), vediamo che c’è una differenza di soli 12 pazienti, che potrebbe essere dovuta alla differenza di età tra questi gruppi. La popolazione generale include persone di ogni età, mentre il campione al centro dello studio è formato da pazienti più anziani. Pertanto serviranno ulteriori studi per stabilire con certezza se esiste un legame tra ictus e tumore».

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