Benessere

Tatuaggi: come prendersi cura della pelle step by step

I consigli per trattare la cute stressata dagli aghi usati per i disegni e per mantenere vivi colori e contorni

Segni zodiacali, lettere intrecciate, fiori, simboli, ritratti. Quasi sette milioni di italiani decidono di incidere per sempre un ricordo sulla pelle, rivela l’Istituto superiore di sanità. Le donne, che si tatuano di più rispetto agli uomini, prediligono schiena, piedi e caviglie. I maschi si colorano più spesso braccia, spalle e gambe. I tatuatori si moltiplicano in ogni regione, stando all’ultima fotografia scattata da Unioncamere e InfoCamere sull’evoluzione dei mestieri artigiani: addetti a piercing e tattoo sono passati da poco più di duemila a oltre cinquemila nel giro di cinque anni.

Per fortuna quasi otto clienti su dieci si sono rivolti a loro, ai professionisti della body art, perché il segreto di un bel disegno (ma soprattutto la sicurezza di non creare danni alla pelle) sta nelle mani di chi lo esegue. Ma anche nelle cure riservate successivamente alla pelle, che va mantenuta morbida, elastica e costantemente protetta per esaltare la bellezza dell’opera d’arte e soprattutto affinché i pigmenti conservino intensità e nitidezza.

Gruppo San Donato

Al contrario, secchezza, irritazione e infiammazione, oltre a essere dannosi per la pelle, possono causare desquamazione eccessiva. I tratti perdono definizione, i bordi sono meno marcati. I colori diventano opachi e sbiadiscono, soprattutto quelli più chiari, utilizzati spesso nelle sfumature e per dare contrasto al disegno.

Detergere con prodotti specifici per pelli sensibili o tatuate

Come rivela uno studio condotto alla Tattoo Clinic del Dipartimento di dermatologia del Bispebjerg Hospital in Danimarca, la pelle sede del tatuaggio subisce uno stress chimico e meccanico che altera la sua funzione di barriera, risultando più fragile e ipersensibile, soprattutto nelle prime settimane dopo il trattamento, con arrossamento evidente, prurito e bruciore. «Per questi motivi è fondamentale avere attenzioni particolari e utilizzare prodotti specifici, evitando ulteriori fattori di stress per la pelle», spiega Ivano Luppino, specialista della clinica dermatologica dell’Università di Catania.

Per prima cosa è fondamentale tenere alla larga gli agenti esterni, come germi, batteri e sporco. Per questo il professionista applica, alla fine del trattamento, una pellicola protettiva che va mantenuta per alcune ore. Rimossa la protezione, la pelle va detersa delicatamente con acqua tiepida o fredda e un detergente delicato ipoallergenico, ad azione antibatterica e disinfettante.

È bene scegliere un prodotto specifico per pelli sensibili o rese fragili da trattamenti estetici o dermatologici, come epilazione, peeling o laser, in grado di supportare il naturale processo di rigenerazione cutanea, grazie a principi attivi come la niacina (vitamina B3) dall’azione antinfiammatoria, lipidi naturali come l’olio di argan, e soprattutto dexpantenolo al 2,5% che, come rivela uno studio pubblicato su Health Science Report, inserito nei detergenti regala idratazione e brillantezza al tatuaggio.

«Un detergente specifico per la pelle resa fragile aiuta nella riparazione delle piccole lesioni provocate dalla perforazione dell’ago, limitando al contempo la proliferazione batterica grazie a un’azione igienizzante profonda», prosegue l’esperto. «Un detergente non adatto alla pelle delicata come quella tatuata può invece rimuovere gli umettanti naturali della cute, aumentando la secchezza, alterare il pH o diminuire i lipidi, indebolendo la funzione barriera e aumentando la perdita d’acqua. Non deve contenere profumi, coloranti, alcol o conservanti che irritino la pelle».

Meglio per un po’ di tempo optare per docce brevi e fresche, evitando di lavare l’area tatuata sotto il getto diretto dell’acqua nei primissimi giorni. Non usare spugne ma solo le mani, massaggiando piano senza strofinare. Asciugare con delicatezza con un panno morbido di cotone, che va tamponato dolcemente.

Tatuaggi e pelle: favorire la riparazione con prodotti cicatrizzanti

Quando la pelle è ben asciutta si applica un prodotto ad azione lenitiva e calmante, con principi attivi ad azione rigenerante e cicatrizzante, per esempio pantenolo. Una volta penetrato nella cute, si trasforma in acido pantotenico, essenziale nel processo di rigenerazione cutanea. E poi servono sostanze lipidiche in alta concentrazione, costituenti principali del film idrolipidico, come calendula, burro di karité, vitamina E.

«È bene scegliere prodotti dermatologicamente testati sulle pelli sensibili e dalla texture leggera e non untuosa», consiglia Luppino. L’ideale sarebbe ripetere l’applicazione più volte durante la giornata, lasciando il più possibile l’area scoperta a contatto con l’aria e riapplicarlo dopo ogni lavaggio e alla sera prima di andare a dormire. «Il tatuaggio non deve seccarsi», prosegue il dermatologo.

«Se si avverte prurito si può spruzzare un po’ di acqua termale, ricca di minerali idratanti, lenitivi e protettivi, da lasciar asciugare senza strofinare. Non bisogna usare vaselina o altri prodotti a base di oli minerali come il petrolatum, che ostacolano la traspirazione. Per resistere alla tentazione di grattarsi si può provare a tamponare delicatamente con dei cubetti di ghiaccio o un asciugamano morbido inumidito di acqua fredda. Durante la fase di guarigione, poi, si creeranno delle crosticine. Non bisogna cercare di grattarle via perché si potrebbero asportare anche i pigmenti del tattoo e il disegno si comprometterebbe. Le croste servono per la riparazione cutanea e cadono spontaneamente quando hanno terminato il loro compito».

Idratare regolarmente con burri o unguenti

È importante continuare a idratare regolarmente con una crema o un balsamo a base di provitamina B5, burro di karité, estratti vegetali calmanti e antinfiammatori, vitamina E, per riparare la barriera cutanea. «L’idratazione mantiene morbida la pelle e riduce i disagi connessi a rossore, bruciore e e pizzicore», raccomanda lo specialista. «Il prodotto va applicato in uno strato abbondante, soprattutto la sera prima di andare a dormire, come un impacco».

D’estate può essere utile tenere la crema idratante in frigo per un effetto ultra rinfrescante, mentre per chi ha la pelle già molto secca, si può intensificare l’operazione di idratazione ricorrendo a texture più corpose, come un un burro o un unguento a base di vitamina B5, dall’intensa azione riparatrice e nutriente, ed estratti vegetali riepitelizzanti e rigeneranti come la calendula o una maschera riparatrice e rigenerante a base di centella asiatica e ceramidi.

A questi preparati è bene associare un prodotto antiage, perché i tattoo non durano per sempre. Per esempio una crema ad azione antiossidante e rivitalizzante, con acido ialuronico e vitamine, per proteggere i colori ed evitarne l’usura, ma anche per mantenere elastica la pelle ed evitare che rughe e linee del tempo diano una piega indesiderata al disegno.

Tatuaggi e pelle: protezione dai raggi solari

«I pigmenti colorati che vengono iniettati nel derma, il secondo strato della pelle, vengono “captati” da cellule chiamate macrofagi che permettono di depositarsi in modo stabile, rendendo permanente il disegno sulla pelle», spiega Luppino. «Questi pigmenti, essendo diversi dal colore naturale della pelle, attirano maggiormente i raggi solari e il calore e non sono resistenti alla luce: le radiazioni ultraviolette li scompongono in particelle più piccole che vengono poi eliminate dai globuli bianchi. Questo significa che la pelle “danneggiata” dal trattamento di colorazione è fotosensibile.

Inoltre, ustioni e scottature solari, provocando una desquamazione accelerata della pelle, portano alla disgregazione del pigmento. Perciò, passato un mese dal trattamento, ci si può esporre al sole ma, anche in città, è regola fondamentale l’utilizzo di un solare protettivo in emulsione o in stick, con filtri fotostabili ad ampio spettro e Spf 50+, resistente all’acqua e arricchito di ingredienti idratanti e lenitivi, come pantenolo, estratti di mirtillo, vitamina E.

Il prodotto si applica 30 minuti prima dell’incontro con il sole, dopo ogni bagno o immersione in acqua e ogni due ore. Ricordiamo che l’accumulo di eritemi e scottature è correlato a un aumento del rischio di contrarre un tumore della pelle. I danni al Dna cellulare si accumulano nel tempo, favorendone la trasformazione tumorale».

L’emulsione solare va applicata su tutte le aree esposte, non solo sui tatuaggi, mentre lo stick è una formula appositamente studiata per l’applicazione su piccole aree, come tattoo di piccole dimensioni, cicatrici e nei: forma sulla cute una pellicola trasparente che protegge l’area dal sole. Esistono anche specifici doposole in emulsione per la pelle tatuata che aiutano a ripristinare il giusto livello idrolipidico dopo la giornata all’aria aperta: contengono elevate concentrazioni di principi attivi biologici con funzione antiossidante e lenitiva come tè verde, pantenolo e vitamina E.

Attenzione a…

  • Sole. L’esposizione solare fa perdere idratazione ed elasticità agli strati superficiali dell’epidermide e causa scolorimento del tatuaggio, opacità diffusa e perdita di brillantezza dei contorni: evitare del tutto per il primo mese.
  • Bagni e saune. In genere il tempo di rigenerazione della pelle sottoposta a tatuaggi dura da una a tre settimane circa. In questo primo periodo è bene evitare anche bagni prolungati, idromassaggi, sauna e bagno turco. L’umidità compromette la cicatrizzazione e può far scolorire il tatuaggio. Batteri, sporco e impurità delle piscine, ambienti promiscui possono causare infezioni.
  • Abiti aderenti o in tessuti ruvidi provocano sfregamenti sulla cute. Da preferire i modelli ampi in fibre naturali fino a guarigione della pelle.
  • Sport. L’attività sportiva sarebbe da evitare del tutto nella prima settimana. Alcune discipline come yoga e stretching anche di più, perché potrebbero portare la pelle a tendersi fino a rompersi.
  • Farmaci e profumi. No a creme profumate e prodotti depilatori almeno fino alla guarigione. Non si devono usare creme curative (per esempio quella a base di cortisone) se non in caso di infezione e su indicazione del medico.

I prodotti migliori

Detersione dolce

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Protetti dal sole

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Bepanthenol Tattoo Crema Solare Protettiva SPF 50+ di Bayer (15 €, farmacia, parafarmacia e online) idrata e protegge la pelle. ​​Con pantenolo e ​​filtri solari fisici e chimici.

S.O.S. in formato pocket

Uriage Eau Thermale Spray

Uriage Eau Thermale Spray (€ 3,95, farmacia) è in un mini formato da 50 ml, ideale in ogni momento della giornata, quando irritazione e prurito non danno tregua. Idrata, lenisce e rinforza il film idrolipidico grazie all’elevata concentrazione di calcio, silicio e magnesio.

Ricarica naturale

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Recharge di Tattoolicious (19,90 €, su tattoolicious.it) è un’emulsione antiossidante e rivitalizzante completamente naturale. Formulata per proteggere i tatuaggi, anche i più datati, dai danni del tempo e nutrire la pelle tatuata.

Riparazione intensiva

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CDLife Pharma Unguento Vivocin (23,50 €, farmacia) è utile quando la pelle tira molto e sembra bisognosa di un surplus di nutrimento: grazie alla consistenza corposa crea uno strato protettivo che fornisce il livello di idratazione necessario a promuovere la rigenerazione cutanea. Con vitamina B5 ed estratto di fiori di calendula.

Maschera per la notte

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Come una penna magica

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