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Golf, lo sport per tutti che fa bene al cuore

Ideale per i bambini, per gli adulti che conducono una vita sedentaria e anche per chi è reduce da un infarto

Il golf è uno sport che quasi non ha controindicazioni mediche, se non in casi di patologie particolarmente gravi. La Federazione italiana golf richiede per i soci dei club, prima dell’iscrizione, un certificato di buona salute.
Ecco a chi questo sport è particolarmente utile e a chi invece non è consigliato.

Il golf è ideale per:

Gruppo San Donato

  • i bambini, per affinare la capacità di concentrazione e la capacità di coordinamento;
  • gli adulti che conducono vita sedentaria e cercano un’attività ludico -fisica non esasperata;
  • chi è reduce da infarto o da altro tipo di patologia cardiaca;
  • chi è in convalescenza da interventi chirurgici cardiovascolari.

Il golf è invece sconsigliato a:

  • tutti coloro che soffrono di importanti patologie alle spalle;
  • chi è vittima di patologie significative della colonna vertebrale;
  • le persone portatrici di gravi cardiopatie dilatative;
  • chi soffre di disturbi neurologici legati al coordinamento muscolare.

Si bruciano duemila calorie al giorno

Una giornata di golf permette di bruciare 1.200/2.000 calorie. Anche per questo è ideale per gli adulti che conducono vita sedentaria e cercano un’attività ludico fisica all’aria aperta non esasperata.

Spiega Arialdo Rossi, specialista in terapia fisica e riabilitazione al Policlinico di Monza: «Per un impegno muscolare più intensivo, occorre integrare la pratica con altre discipline o con la ginnastica in palestra, meglio se mirata anche al golf. Ma le persone meno dotate sul piano fisico troveranno comunque in questo gioco terreno di rivalsa su atleti più palestrati, perché nel golf l’elasticità e la velocità muscolare possono supplire alla forza. Per questo consiglio ai miei pazienti un programma di esercizi per l’allungamento muscolare: avranno un gioco più efficace e meno complicanze fisiche».
È utile per i bambini, perché affina la capacità di concentrazione e aiuta la coordinazione dei movimenti. È efficace per un corretto sviluppo corporeo, insegna principi di morale, di autogestione e di autocontrollo.
Va imparato da istruttori esperti: un gesto più armonico limita i rischi dovuti al sovraccarico articolare di colonna vertebrale, spalle, gomiti e ginocchia.

Il cuore ci guadagna

I giocatori più bravi vivono l’impegno agonistico con maggiore partecipazione e raggiungono frequenze cardiache più elevate. In una persona sana questo è positivo, perché produce una sorta di allenamento cardiaco. Ma il golf, per le sue caratteristiche, è indicato anche per chi ha patologie cardiache e cardiovascolari: perché l’attività fisica non intensa che richiede diventa insieme dilettevole e terapeutica.

Del resto, sentito lo specialista, il golf è indicato anche nel recupero post infarto. «In questi casi, naturalmente, sarà bene limitare un po’ la competitività», raccomanda la cardiologa milanese Lina Marcozzi. «Prendere il golf per un gioco e non per una sfida farebbe bene comunque a tutti, non solo a chi è alle prese con problemi di cuore».

Niente colpi alla schiena

Da qualsiasi angolazione lo si guardi, il golf fa bene. È utile, per esempio, nel recupero da infortuni al ginocchio. «Spesso si pensa che possa essere dannoso per la schiena. E invece no, a patto di non soffrire di ernia del disco», dice Herbert Schonhuber, responsabile centro traumatologia dello sport e chirurgia artroscopica presso l’Istituto ortopedico Galeazzi di Milano.
Piuttosto, bisogna curare con un buon maestro il gesto atletico: se il movimento è fatto bene, non c’è pericolo per la schiena. Sempre a lui, poi, sarà bene chiedere consigli per la scelta dei bastoni, che non devono essere troppo pesanti (oggi grafite e acciai leggeri fanno miracoli). Attenti a non tirare troppi colpi d’allenamento dai tappetini poggiati sul cemento: provocano microtraumi al gomito e alla schiena. Meglio esercitarsi sempre sull’erba.

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