Benessere

Fianchi snelli con gli ultrasuoni

Le onde sonore possono ridurre gli accumuli di grasso che rovinano la linea. Gli altri metodi soft per modellare le zone critiche, cosce incluse: mesoterapia, massaggio meccanizzato, infrarossi

Gli ultrasuoni possono ridurre gli accumuli di grasso, che rovinano la linea di cosce e fianchi. Il tutto senza bisturi e senza anestesia. Questa tecnica non serve, invece, per eliminare la cellulite.

Una tecnica indolore
Come funziona? «A dispetto di quello che si può pensare, le onde sonore con una frequenza altissima producono calore, se vengono generate in un modo particolare, e hanno anche una forza d’urto notevole», spiega Nicolò Scuderi, chirurgo plastico dell’Università La Sapienza di Roma. «È questo effetto combinato a distruggere le cellule di grasso».
Durante il trattamento, la superficie della pelle viene raffreddata, per ridurre i danni e il dolore. E il paziente prova solo un leggero fastidio. Ma attenzione: il sistema funziona soltanto per il grasso che si trova a una profondità di non più di due-tre centimetri (al di sotto, gli ultrasuoni non arrivano con potenza sufficiente). E dev’essere un medico esperto a consigliare questa tecnica, che può creare danni alle persone con i tessuti particolarmente fragili, come gli anziani.

Gruppo San Donato

Trattamento veloce
La macchina che emette gli ultrasuoni viene appoggiata sulla zona da trattare e in pochi minuti fa andare in necrosi, cioè fa morire, le cellule adipose (gli adipociti), per un fenomeno chiamato cavitazione, che consiste nella rottura delle membrane (guarda l’immagine in pdf).
Le cellule e il loro contenuto (comprese le goccioline di grasso, presenti all’interno) vengono eliminate dai macrofagi, spazzini dell’organismo, o finiscono negli spazi interstiziali fra una cellula e l’altra, dove subiscono un processo di demolizione. Non vengono danneggiati dagli ultrasuoni, invece, le fibre nervose, i muscoli e i tendini, che sono più robusti del tessuto adiposo.

Solo per piccole zone
La quantità di adipociti da eliminare dev’essere, comunque, relativamente piccola. Perché l’organismo, altrimenti, non riesce a gestire bene i resti di queste cellule, quando vengono distrutte dagli ultrasuoni. E possono crearsi avvallamenti nel sottocute. Ogni seduta ha una durata variabile, dai 15 ai 45 minuti.

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Per curare piccoli inestetismi basta un singolo trattamento. Quando invece si desidera un rimodellamento diffuso, si procede con un ciclo di cinque-otto trattamenti.
I prezzi variano da 200 a 500 euro per seduta e possono dunque diventare elevati. Il fatto è che all’onorario dello specialista vanno aggiunti i costi di ammortamento dei macchinari.

Gli altri metodi soft
Per combattere il grasso di troppo localizzato nelle zone critiche, esistono trattamenti diversi che, come accade per la cavitazione a ultrasuoni, rappresentano un’alternativa al bisturi.

• Mesoterapia: consiste nell’iniezione a livello dermico superficiale di piccole dosi di farmaci che hanno azione lipolitica, sono in grado cioè di sciogliere gli accumuli di grasso.

• Massaggio meccanizzato: avviene attraverso un’apparecchiatura elettromeccanica che agisce sulla pelle tramite rulli rotanti; il loro movimento migliora l’irrorazione vascolare e aiuta a rimodellare il corpo.

• Infrarossi: emessi da apposite attrezzature, provocano il riscaldamento dei tessuti profondi, favorendo il drenaggio dei liquidi e il riassorbimento delle irregolarità cutanee.
Federica Riva – OK La salute prima di tutto

Ultimo aggiornamento: 23 dicembre 2010

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