Benessere

Come prendersi cura della propria voce

In occasione della Giornata mondiale della voce del 16 aprile, ecco alcune regole di igiene vocale da seguire soprattutto se si utilizza con intensità questo "strumento" per lavoro

Cantanti, attori, speaker radiofonici, insegnanti, operatori di call center, venditori e istruttori di fitness. Per questi professionisti – ma la lista potrebbe continuare – la voce è uno strumento particolarmente prezioso. Sono lavoratori che parlano in modo intenso e continuativo per diverse ore al giorno, mettendo a dura prova le corde vocali.

In questi casi, ma non solo, è più che mai necessario prendersi cura della propria voce per evitare di andare incontro ad alcune problematiche. Come ad esempio la disfonia. In occasione della Giornata mondiale della voce, che si celebra il 16 aprile, vediamo quali regole di igiene vocale seguire.

Gruppo San Donato

Alterazioni della voce: la disfonia

Con il termine disfonia si fa riferimento a tutte le alterazioni della voce. Sia di tipo qualitativo che quantitativo. Nel primo caso il timbro cambia e diventa più rauco, mentre nel secondo la voce cala di intensità. Quando questo disturbo è indotto da un uso prolungato della voce, può essere funzionale, cioè non è accompagnato da alcuna lesione specifica, o organico, ossia caratterizzato dalla presenza di alterazioni delle corde vocali, come ad esempio i noduli.

Si stima che circa il 30% della popolazione generale abbia almeno un episodio di disfonia nell’arco della vita. La prevalenza è più alta, invece, in alcune categorie di lavoratori, tra le quali arriva a sfiorare il 60%. Il problema, però, è ancora sommerso perché spesso chi ne soffre non accede ai servizi di logopedia e foniatria. Oppure lo fa quando il danno è già in fase avanzata.

Fattori di rischio

  • Fumo di sigaretta, anche di quella elettronica,
  • il reflusso gastroesofageo,
  • la disidratazione,
  • il tasso di umidità nell’aria.

I campanelli d’allarme della disfonia

Chi usa in modo continuativo la voce per lavoro dovrebbe prestare attenzione ai campanelli d’allarme della disfonia. I disturbi più caratteristici sono un calo improvviso della voce, cambiamenti nel tono e nel timbro, dolore alla gola con l’insorgenza di laringiti e faringiti, fiato corto, difficoltà a sostenere una normale conversazione.

In sintesi:

  • improvvisi e/o ricorrenti cali di voce,
  • cambiamenti nel suo tono e timbro,
  • sensazione di oppressione o di bruciore alla gola a fine giornata,
  • dolore e insorgenza di laringiti e faringiti,
  • fiato corto,
  • difficoltà a sostenere una conversazione.

Di fronte a questa sintomatologia è necessario rivolgersi a un otorinolaringoiatra o a un foniatra per poter ricevere una diagnosi e seguire una terapia. Se il problema è ancora in fase iniziale, si può intraprendere un percorso logopedico preventivo e abilitativo all’uso corretto della voce. Se c’è già un danno alle corde vocali, invece, si procede con un trattamento di logopedia in combinazione con cure farmacologiche.

Come prendersi cura della propria voce

La voce, come dicevamo all’inizio, va tutelata. E per farlo si possono mettere in pratica alcune regole di igiene vocale, che possono aiutare a prevenire eventuali alterazioni fastidiose. Sarebbe sempre meglio evitare di entrare in contatto con gli agenti irritativi per eccellenza, come il fumo e la polvere, e tenere sotto controllo il reflusso. Quest’ultimo, infatti, può influire sulla qualità e la quantità della voce, andando a ledere anche le corde vocali (clicca qui per approfondire).

Bisogna ricordarsi di arieggiare gli ambienti, mantenendo un adeguato livello di umidità, e di bere almeno due litri di acqua al giorno.

Mentre si parla si possono adottare delle piccole strategie, come respirare con il diaframma, rallentare il ritmo e correggere l’intensità. Anche la postura è fondamentale. Bisogna cercare di mantenere il collo allineato con la schiena, magari leggermente reclinato in avanti.

Sette buone abitudini per chi la usa spesso

Sei un cantante e fai un uso continuativo delle corde vocali? Bene, devi mettere in pratica misure di prevenzione e igiene utili a mantenerle in salute. Ecco sette regole consigliate da Franco Fussi, specialista in foniatra e otorinolaringoiatria, responsabile scientifico del master in vocologia dell’Università di Bologna.

  1. Pianifica controlli per le corde vocali: esegui un controllo laringostroboscopico all’anno e riserva circa un mese all’anno al riposo vocale,
  2. Non trascurare i disturbi, anche piccoli come il raffreddore: il benessere delle corde vocali è condizionato dallo stato di salute generale e da eventuali mali di stagione, stress, allergie e affezioni gastrointestinali,
  3. Bevi molta acqua: una mucosa disidratata fa in modo che sulla superficie delle corde vocali venga a mancare il film idrolipidico che mantiene lubrificata la corda e la fa ondeggiare in maniera libera, naturale e senza sforzi. È importante bere in modo continuativo. Due litri è la quantità ideale, che si traduce in circa 8 bicchieri da distribuire durante la giornata,
  4. Risciacqui: fai gli sciacqui con acqua e sale o bicarbonato di sodio tutti i giorni. Rendono la voce più limpida. Gli infusi a base di erisimo, detta anche erba del cantante, sono invece utili ad alleviare le irritazioni della mucosa. Infine, tenere una garza bagnata sotto al naso serve a inumidire le mucose,
  5. Non fumare: chi è abituato alle sigarette presenta corde vocali ingrossate, responsabili di un timbro vocale modificato e difficoltà respiratorie. Anche bevande bollenti e cibi acidi favoriscono irritazione e disidratazione delle corde vocali,
  6. Riscalda la voce: entrare in azione di colpo, da uno stato di freddo iniziale, scatena una reazione protettiva dei muscoli della gola che serve a fronteggiare il rischio di lesione. La lunghezza del riscaldamento dovrebbe essere inversamente proporzionale alla durata della performance: breve per lunghe sessioni, fino a un’ora in previsione di poche canzoni,

  7. Non abusare di pastiglie e antidolorifici: evita pastiglie balsamiche a base di mentolo ed erisimo che, in stati di normalità, possono creare disidratazione e indurimento della voce. Rischioso anche l’abuso di antidolorifici, che potrebbero mascherare i primi segnali di sforzo vocale.

Prendersi cura della voce: i consigli dell’esperto

E se vuoi sentire il parere di un altro esperto, in questo video puoi ascoltare i suggerimenti di Mario Bussi, primario di Otorinolaringoiatria presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.

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