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La metà dei bambini dorme poco, il 27% ingrassa

Una imponente ricerca italiana spiega come i nostri figli dormano poco e male e correla il cattivo riposo con l'aumento dei bimbi in sovrappeso

La metà dei bambini dorme meno di quanto dovrebbe. Il dato arriva dal convegno “Il sonno non solo riposo ma funzione essenziale per la salute e la qualità della vita“, che sottolinea che i ragazzini dovrebbero dormire almeno 9-10 ore per notte.

Ma perché accade? Innanzitutto per la scarsa consapevolezza che c’è tra i genitori dell’importanza del riposo. Inoltre tre bambini su dieci la sera non vorrebbero andare a letto. Quasi il 10% fa fatica ad addormentarsi perché agitato o per paura del buio. Il 7,2% si sveglia durante la notte più di 2 volte con difficoltà a riaddormentarsi. Un bambino su quattro anche quando dorme, manifesta un sonno agitato, si muove in continuazione. Ecco perché il 26% dei ragazzini al mattino fa fatica a svegliarsi e più del 15% è stanco.

Gruppo San Donato

Sono diversi anche i problemi respiratori che vivono i bambini nel sonno: il 17% dei bimbi russa, mentre quasi il 10% non respira bene. Infine il 4,6% ha le pericolose apnee notturne.

Questa condizione non solo si ripercuote sul loro atteggiamento e sul loro rendimento scolastico, ma com’è noto chi dorme meno del necessario ingrassa più facilmente. Così se il 16% dei bambini è in sovrappeso, l’11% è obeso. «In Italia purtroppo vi è una scarsa sensibilità verso i disturbi del sonno o la deprivazione di sonno» spiega il professor Oliviero Bruni, presidente Mondiale della Medicina del Sonno Pediatrica (puoi chiedergli un consulto qui).

«Questo scarso interesse avviene – continua Bruni – perché non vengono considerati come causa dei problemi diurni. In realtà molti dei casi di disturbi di apprendimento, iperattività, bullismo possono avere come concausa e/o fattore favorente proprio la deprivazione di sonno. Non dobbiamo pensare alla singola notte in cui il bambino ha dormito poco o male ma che tutte le notti il bambino accumula un debito di sonno e questo determina un malfunzionamento diurno in particolare a scuola. Sappiamo dalla letteratura che un problema respiratorio in sonno determina deficit cognitivi e neuro-comportamentali ma anche disturbi cardiovascolari, specie se associato a obesità o sovrappeso. I nostri dati evidenziano che la percentuale dei bambini con questi problemi è intorno al 15-20 per cento».

Francesco Bianco

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