Bambini

Ipertensione: primo intervento al mondo su una bimba con la tecnica «brucia-arterie»

La bimba di 6 anni, operata a Genova, aveva già avuto un ictus a causa della sindrome di Turner di cui soffre. La tecnica si utilizza per disconnettere il sistema nervoso del rene dal sistema nervoso centrale, e abbassare così la pressione.

E’ stata eseguita in Italia, per la prima volta al mondo, l’operazione «brucia-arterie» su un paziente pediatrico. Ad effettuare l’intervento, necessario per trattare la pressione alta, sono stati i chirurgi dell’ospedale Gaslini di Genova, coordinati dal neuroradiologo Carlo Gandolfo, come spiega lo studio pubblicato sulla rivista Bmj case report.

Protagonista di questa operazione pionieristica una bambina di 6 anni, affetta dalla sindrome di Turner, con grave ipertensione e già un episodio di ictus. Anche i bambini infatti possono soffrire di pressione alta, magari a causa di un ispessimento della parete muscolare o per altre malattie in cui c’è una patologia delle pareti vascolari, come la displasia fibromuscolare (FMD), alcune patologie del tessuto connettivo (Ehler-Danlos IV) o nella Moya-Moya.

Gruppo San Donato

L’intervento, il cui nome tecnico è denervazione renale, serve a far diminuire la pressione arteriosa quando le medicine non bastano più. E’ mini-invasivo, perché viene praticato un piccolo buco all’inguine, e con strumenti millimetrici si raggiungono le arterie renali, dove si effettuano delle ‘bruciature’ che servono a disconnettere il sistema nervoso del rene dal sistema nervoso centrale, provocando un calo della pressione.
Per farlo i medici hanno dovuto adattare la procedure, già usata negli adulti, ai piccoli vasi sanguigni della bambina e miniaturizzare i cateteri. In questo Gandolfo è stato aiutato da un giovane ingegnere biomedico italiano, Andrea Camporese, di una multinazionale americana, con cui hanno fatto dei precisi calcoli matematici e simulazioni di modelli.

L’intervento è andato bene. Dopo 3-6 mesi di trattamento i valori della pressione della piccola paziente erano già scesi e si sono normalizzati nel giro di 12 mesi. «Possiamo confermare – scrivono i medici – che la denervazione renale può essere usata per trattare l’ipertensione grave nei bambini in modo sicuro».(ANSA)

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