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Ecco le regole per una corretta impugnatura

Qual è la corretta impugnatura e quanto può aiutare i bambini non solo a prevenire “disturbi” della vista, ma anche a rafforzare e a esprimere la loro personalità?

Educare i più piccoli a tenere in mano in modo corretto matite, pennarelli e penne è importante sin dalla scuola dell’infanzia. Impugnare bene questi strumenti evita atteggiamenti visivi e posturali scorretti, ma contribuisce anche a maturare nel tempo un proprio stile di scrittura in corsivo, che aiuta a manifestare il proprio carattere, stimolando l’autostima.

Un concetto condiviso anche da STAEDTLER®, uno dei principali produttori e fornitori mondiali di prodotti per la scrittura, la pittura, il disegno e la creatività, che da anni collabora con Giorgio Bollani, ottico optometrista comportamentale per promuovere la cultura dello scrivere con la giusta modalità.

Gruppo San Donato

Impugnatura e postura corrette

«Impugnare correttamente penne e matite è cruciale, perché favorisce visione, postura e apprendimento, permettendo ordine, precisione e fluidità dei movimenti durante la scrittura» spiega Giorgio Bollani. «Solo poche generazioni fa, genitori e insegnanti erano attenti a richiamare i ragazzi a mantenere una postura giusta e a impugnare correttamente la penna, quando sedevano nei banchi. Il richiamo “stai diritto e scrivi bene” era efficace sugli scolari, anche se l’imposizione era un po’ troppo autoritaria. I banchi inclinati facilitavano la posizione e un’educazione dell’impugnatura della penna era indotta dall’uso dei pennini o stilografiche che sporcavano le dita d’inchiostro».

Meno di un bambino su dieci ha un’impugnatura corretta

Ora molto è cambiato e purtroppo in peggio. A casa e a scuola i ragazzi studiano spesso in posizioni inclinate e ravvicinate, impugnando la penna in modo scorretto. Le loro prese coprono troppo spesso la punta, forzandoli a ruotare il quaderno anche di 90° per vedere cosa stanno scrivendo. Le impugnature scorrette più diffuse sono la presa con il pollice avanti e quella con il pollice interno. «Nella mia esperienza in studio e nelle scuole – spiega Bollani – ho verificato come solo il 9% dei bambini impugni correttamente lo strumento grafico».

L’importanza di usare strumenti ad hoc 

Per questo STAEDTLER® ha messo a punto molti prodotti capaci di rispondere a queste esigenze, come le linee di penne e matite (in grafite e colorate) con fusto ergonomico triangolare dalla superficie antiscivolo morbida e vellutata. Tutte caratteristiche che favoriscono sia una corretta impugnatura, sia una scrittura confortevole e rilassata. In questo modo oltre a evitare eventuali problemi visuo posturali, si allevia lo stress provocato dalla pressione sulle articolazioni e sulle dita. Per i più piccoli ci sono anche matite dalle dimensioni più grandi (jumbo con un diametro della mina di 4 mm e super jumbo con un diametro della mina di 6 mm). Più facili da impugnare, aiutano i bambini che stanno imparando a scrivere e disegnare. Prodotti la cui compatibilità ecologica e le prestazioni elevate e durature nel tempo sono state sintetizzate nello slogan «efficient for ecology».

I consigli dell’esperto

Come venire in soccorso dei bambini allora? Ecco le sei regole d’oro stilate da Giorgio Bollani per il mantenimento di un’alta qualità visiva durante la scrittura:

Innanzitutto occorre posizionare il quaderno su un piano inclinato di 15°-20° per favorire il parallelismo del volto sul foglio e allo stesso tempo una migliore incidenza della penna/matita.

Bisogna poi utilizzare entrambe le mani per favorire una migliore percezione e stabilità dell’area di scrittura e il mantenimento di una visione binoculare.

È importante scegliere strumenti di scrittura che favoriscano i movimenti fini delle dita e un controllo immediato dello scritto, non coperto dalle dita.

I gomiti vanno tenuti vicini al corpo per mantenere una distanza visiva proporzionata ai propri segmenti corporei, ovvero alla distanza del proprio avambraccio.

L’illuminazione dev’essere posizionata dalla parte opposta della mano di scrittura per non creare ombre sullo scritto.

Infine, il quaderno dev’essere spostato verso la mano di scrittura – soprattutto per i mancini – per evitare blocchi corporei che vadano a interferire sull’avanzamento della mano che scrive.

 

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