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Alessia Marcuzzi: «Bella e in salute grazie ai consigli di nonna Mela»

«Originaria della Puglia culla della dieta mediterranea, a 95 anni Donna Carmelina è la mia fonte di ispirazione, a partire dalla cucina fino ai trucchi per rendere luminosa la pelle»

Un poco di olio e un poco di sale. L’olio che idrata, fa bene alla salute e alla pelle e il sale che, ovviamente senza esagerare, dà una carica di energia, soprattutto quando si hanno cali di pressione. È un consiglio che va oltre la tavola e abbraccia l’intera esistenza quello che mia nonna materna, dall’alto dei suoi 95 anni, è solita dare con il suo accento pugliese e per noi, sue nipoti, è diventato il motto ufficiale.

Nonna arriva dai luoghi simbolo della dieta mediterranea

Del resto nonna Mela, come la chiamiamo abbreviando il suo nome (Carmelina), è originaria dei luoghi simbolo della dieta mediterranea e, sebbene viva a Roma da molti anni, ha conservato le tradizioni della sua terra – Roseto Valfortore, un suggestivo borgo nella provincia di Foggia – a partire dall’alimentazione. Le pietanze ripassate in padella, tante verdure ma anche la giusta quantità di carne, l’ovetto al tegamino, il bicchiere di vino rosso alla sera… Noi viviamo in un’epoca in cui i regimi alimentari tendono a eliminare troppi cibi, ma la lezione di nonna Mela va in senso opposto. Bisogna abituarsi a mangiare di tutto un po’ (a patto che sia sano), altrimenti rischiamo di ridurci alla solita insalata con bresaola o salmone affumicato. E Donna Carmelina è la testimonianza vivente che questo stile di vita funziona. A un passo dalle cento candeline, è pienamente autonoma, vive da sola, cucina e si tiene in forma con il pilates. Insomma, è la persona alla quale mi ispiro.

Gruppo San Donato

Lo stomaco è il mio punto debole 

Purtroppo, restando in tema di alimentazione, lo stomaco è il mio punto debole. Fin da bambina soffro di gastrite e devo evitare come la peste alcuni cibi, a partire dai pomodori crudi e dalle melanzane. Stress e nervosismo sono tra le cause degli attacchi. Non sul lavoro, però, perché l’adrenalina ti porta a non sentire alcun tipo di dolore. Mi è capitato ad esempio più di una volta di andare in onda con 39 e mezzo di febbre senza praticamente accorgermene.

Devo mangiare ogni due-tre ore

Invece il problema gastrite si ripresenta quando sto troppo tempo senza mangiare. Evidentemente ho i succhi gastrici molto attivi e, così, pur senza mai abbuffarmi, devo fare uno spuntino ogni due o tre ore per «tappare» lo stomaco. Quando sono stata ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa, Luciana Littizzetto ha curiosato dentro la mia borsa: era piena di cibo! Bresaola, fesa di tacchino… mancava solo il tonno.

Sotto il sole non uso sempre la massima protezione 

Scherzi a parte, spezzo la giornata con sei pasti. Per colazione scelgo tra fette biscottate e tè o pane e olio (tanto per tornare al motto di nonna Mela). A metà mattinata un break, con alternative quali mandorle, frutta (magari una banana), bresaola, gallette di riso con fesa di tacchino o un piccolo panino. A pranzo punto su proteine e verdure, mentre a merenda, soprattutto in questa stagione, fa benissimo un gelato. A cena è d’obbligo la pasta con i suoi carboidrati, sempre accompagnata da verdura. A questo proposito, il mio piatto forte è la pasta con le zucchine. Cuocio queste ultime in padella, per frullarne poi la metà, ottenendo una specie di crema con cui condisco la pasta assieme alle altre zucchine rosolate. Si può fare con tutte le verdure. Al cuoco di un ristorante romano ho spiegato come preparare una variante con broccoli e cime di rapa, e lui ha persino inserito la «pasta all’Alessia» nel suo menu. Non sono, invece, molto portata a cucinare i dolci, tranne le crostate con qualsiasi tipo di marmellata, che ora inforno mischiando la farina integrale a quella di kamut.

Idratarsi, idratarsi e ancora idratarsi

L’acqua è molto importante. Io ne bevo almeno due litri al giorno, optando per una marca con residuo fisso basso. Devo però confessare che i miei due alimenti preferiti non sono certo consigliabili per chi ha la gastrite (e, infatti, quando ne abuso sto male). Primo: il cioccolato fondente. Mi potete togliere tutto, ma non la tavoletta, che viaggia sempre con me in borsa. Secondo: il limone. Lo uso per condire, ma, soprattutto, al mattino appena sveglia e alla sera prima di andare a dormire, lo spremo in una tazza d’acqua calda con una foglia di alloro. È un altro dei trucchetti di nonna Mela: serve a purificare lo stomaco e a rendere più luminosa la pelle del viso.

Non uso sempre la protezione 50. Vi spiego perché 

A proposito di cosmesi, io mi trucco molto poco, se non quando occorre per servizi fotografici, perché dopo i 40 anni il make up troppo marcato invecchia, evidenziando le rughe e le borse sotto gli occhi. Faccio solamente uso di fondotinta molto leggeri e un po’ di mascara, con un’unica eccezione: il rossetto. Rosso vivo, come quello di Marilyn. È il mio must, lo metto anche per andare al supermercato e a volte ne stendo un velo persino sulle guance. Trovo dia un’allure molto femminile per le donne che, come me, hanno una capigliatura chiara. E, comunque, la sera non vado mai a letto senza struccarmi profondamente, in modo da far respirare la cute. Da qualche anno evito di lavarmi la faccia con l’acqua del rubinetto, perché mi hanno detto che è molto aggressiva sulla pelle, e al posto della classica insaponata uso latte detergente e acqua micellare, oltre a utilizzare ottime creme. Adesso che siamo in estate, infine, c’è il «problema» sole. Molti si spalmano creme protettive 50+, anche in città. Ma è sbagliato, come mi ha insegnato il mio dermatologo di fiducia, Antonino Di Pietro. A lungo andare la pelle si abitua a questa «corazza» e basta un semplice raggio, la prima volta in cui si è sprovvisti di crema, per far spuntare le macchie. Se non si è al mare o in alta montagna, basta una protezione media (30). Perché, se preso negli orari giusti (dalle 9 alle 11), il sole fa bene, rende la pelle più viva. Del resto è dal sole che Superman attinge la sua forza…

Alessia Marcuzzi

 

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