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Sei vegetariano ma mangi cereali raffinati e zuccheri? Metti a rischio il tuo cuore

Non tutte le diete vegetariane sono salutari allo stesso modo: per avere benefici, infatti, non basta eliminare gli alimenti di origine animale

Molti benefici, ma anche qualche rischio, soprattutto se si elimina la carne ma si commettono “errori” nel consumo di altri cibi. Stiamo parlando della dieta vegetariana, che in Italia, secondo il rapporto 2016 dell’Eurispes, è seguita da più del 7% della popolazione in un trend in continua crescita.

A rischio la salute del cuore

Non tutte le diete che eliminano gli alimenti di origine animale, infatti, sono uguali e chi rinuncia alla carne, ma continua a consumare troppi cereali raffinati e zuccheri aumenta i rischi per il cuore invece di diminuirli. Lo rivela uno studio pubblicato dal Journal of the American College of Cardiology condotto dai ricercatori dell’Università di Harvard, che per ottenere questo risultato hanno elaborato tre tipi diversi di dieta vegetariana.

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Le “tre” diete vegetariane

Nella prima veniva enfatizzato il consumo di frutta e verdura di tutti i tipi e ridotto l’apporto di cibi animali, nella seconda, definita vegetariana “salutare“, si sottolineava l’importanza del consumo di frutta e verdura ma anche di cereali integrali, e nella terza, la vegetariana “non salutare”, si introduceva il consumo di verdure meno protettive per il cuore e di cereali raffinati, quindi prodotti a base di farina bianca.

Non tutte sono salutari 

Le tre diverse diete vegetariane sono state associate a migliaia di persone, di cui
erano state analizzate le abitudini alimentari e lo stato di salute ogni due anni per 28 anni. I soggetti che seguivano una dieta più simile alle prime due, avevano il 25% in meno di rischio cardiovascolare rispetto a quelli con l’alimentazione peggiore. Nei soggetti associati alla dieta vegetariana meno salutare, infatti, il rischio è risultato maggiore del 32%. In conclusione, quindi, non tutte le diete basate sui vegetali sono salutari allo stesso modo. Da preferire, quelle che prediligono il consumo di cereali integrali, grassi insaturi e una maggiore abbondanza di frutta e verdura.

Benefici fisici, psicologici e ambientali

Ridurre il consumo di alcuni alimenti di origine animale aiuta a mantenere un buono stato di salute perché diminuisce il rischio di insorgenza di malattie cardiache, ipertensione, diabete di tipo 2, obesità e alcuni tipi di cancro. Oltre ai benefici fisici, chi segue un’alimentazione vegetariana ha spesso anche soddisfazioni a livello psicologico, perché ritiene di rispettare gli animali evitandone la macellazione, e nei confronti dell’ambiente, dal momento che questo regime alimentare sembra contribuire maggiormente alla sostenibilità (anche se, su questo tema, ci sono posizioni contrastanti).

Rischi 

Oltre a quello cardiovascolare messo in luce dallo studio di Harvard nel caso si continuino a consumare cereali raffinati e zuccheri pur elimando alimenti animali, esiste anche il rischio di non apportare tutti i nutrienti necessari all’organismo in modo adeguato e bilanciato, con conseguenti stati di carenza. In particolare, è facile che si verifichi una carenza di vitamina B12, fondamentale per la formazione dei globuli rossi e per le cellule del sistema nervoso.

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