Alimentazione

Qual è il riso più sano? Ecco cosa dicono le ricerche scientifiche

Sono diverse le proprietà di questo cibo che è tra i più consumati in assoluto. Qual è quello da preferire e perché

Tra gli alimenti più amati in tutto il mondo, Italia compresa, è importante capire quale sia il riso più sano.

Il riso bianco

Cominciamo da quello più diffuso, il riso bianco. In Italia se ne mangiano circa 5 chili a testa ogni anno. Il riso diventa bianco perché subisce un trattamento di raffinazione per rimuovere la buccia, la crusca e il germe. Da un lato questo serve a prolungare la “vita” del chicco, dall’altra si perdono diversi nutrienti. Contiene infatti poche fibre, proteine, vitamine e sali minerali, presenti invece in quasi tutte le altre varietà.

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Il vero tallone d’Achille è l’indice glicemico per la presenza importante di amidi. Una meta analisi che ha analizzato una cinquantina di ricerche scientifiche sull’argomento ha dimostrato che più il riso è raffinato, più aumenta il rischio di ingrassare in chi lo mangia.

Resiste la convinzione che quando non si stia bene di stomaco o di intestino il riso bianco possa rappresentare un toccasana. In realtà non è così. Secondo alcuni studi appesantirebbe il lavoro di fegato e pancreas. I troppi amidi infatti favoriscono una forte produzione di insulina. Insomma è un riso da consumare con parsimonia, almeno secondo quanto confermato da diverse ricerche scientifiche.

Riso più sano: quello nero

Si tratta di una varietà sempre più alla moda. Il riso nero è riso integrale a cui è stato rimosso il guscio protettivo esterno. Contiene diversi antiossidanti come la preziosa quercetina, che hanno un ruolo cruciale nella prevenzione di alcune malattie croniche. La quantità di calorie e di carboidrati simile a quelle del riso bianco, ma ha un po’ di proteine e fibre in più. Ha quindi un indice di sazietà più alto. Secondo una meta analisi del 2021 sostituire il riso bianco con quello nero può aiutare a perdere peso, ma non ha un impatto significativo sul controllo della glicemia.

Riso rosso

Questa varietà contiene molti pigmenti che gli regalano il caratteristico colore e contiene alcuni nutrienti particolarmente importanti. Ha molte fibre ed è ricco di proteine, ma sono gli antiossidanti a fare la parte del leone. I flavonoidi che fornisce aiutano, infatti, a tenere a bada i livelli di infiammazione.

Riso integrale

Questo riso ha decisamente più fibre rispetto a quello bianco. Fornisce sali minerali importanti come il magnesio e il selenio e ha anche proteine. Sappiamo che mangiare cereali integrali aiuta a tenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue. Il riso integrale contiene anche lignani. Si tratta di composti vegetali che aiutano il controllo della pressione sanguigna, infiammazione e colesterolo.

Le controindicazioni riguardano la presenza di alcuni antinutrienti, come l’acido fitico. Bisogna ricordare che però il rischio è praticamente teorico, perché bisognerebbe mangiarne quantità industriali per avere problemi.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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