Alimentazione

Colesterolo cattivo: allo studio una pasta in grado di ridurlo

L'Università di Bari sta mettendo a punto una pasta contro il colesterolo LDL che potrebbe funzionare anche contro gli effetti negativi degli psicofarmaci

Un particolare tipo di pasta funzionale, realizzata con una miscela innovativa di ingredienti, potrebbe diventare un valido alleato per chi vuole ridurre il colesterolo LDL, cioè il cosiddetto colesterolo “cattivo”. Ma non solo: secondo i ricercatori, questa pasta potrebbe anche proteggere il metabolismo dagli effetti negativi dei farmaci psichiatrici e da predisposizioni genetiche.

Pasta contro il colesterolo: lo studio su 300 persone

La ricerca è stata condotta dall’Università Aldo Moro di Bari e pubblicata sulla rivista scientifica European Psychiatry. Il trial clinico ha coinvolto 300 partecipanti, che hanno assunto questa pasta per tre mesi. I risultati? Chi ha consumato la pasta ha registrato una significativa riduzione dei livelli di colesterolo cattivo nel sangue.

I test in laboratorio: meno grasso nelle cellule del fegato

Oltre allo studio clinico sull’uomo, i ricercatori hanno anche svolto esperimenti in vitro su cellule del fegato. L’estratto della miscela utilizzata per la produzione della pasta ha mostrato la capacità di ridurre il numero e la dimensione delle gocce lipidiche che si accumulano nel fegato, un fenomeno che può essere causato dall’assunzione di alcuni farmaci psichiatrici.

Una collaborazione tra università e aziende

La pasta è il frutto di una collaborazione tra l’Università di Bari, il Molino Casillo e l’azienda informatica Consis, entrambe di Bari. Il progetto è stato finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico, nell’ambito dell’iniziativa Sinma (Sindrome metabolica blockchain agrifood), che promuove soluzioni innovative nel settore alimentare e della salute.

Questa collaborazione ha permesso di istituire presso l’Unità Operativa Complessa di Psichiatria Universitaria del Policlinico di Bari un Day Service. Al momento si occupa della diagnosi e della cura dei dismetabolismi indotti da farmaci psicotropi. Questo servizio nel quale convergono competenze che sono quelle di psichiatri, internisti, dietisti biologi, identifica trattamenti individualizzati per queste complesse condizioni.

Un nuovo approccio alla nutrizione funzionale

Questa scoperta si inserisce nel crescente settore della nutrizione funzionale, che mira a creare alimenti in grado di prevenire o contrastare disturbi metabolici, riducendo il ricorso a farmaci o supportando i pazienti durante le terapie farmacologiche.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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