Salute

Trucco occhi: i pericoli nascosti che (quasi) nessuno considera

Glitter, ciglia finte, eyeliner marcati. Ma gli occhi, così delicati, possono risentirne. Quali sono i rischi reali? Come evitare infezioni, irritazioni o danni alla cornea?

Quando parliamo di trucco per gli occhi pensiamo subito a estetica, stile, tendenze. Quasi mai, però, riflettiamo sui potenziali rischi per la salute oculare. Eppure, come spiega il dottor Francesco Loperfido, oculista responsabile del servizio di Oftalmologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, mascara, matita, glitter, lenti a contatto e ciglia finte possono diventare un mix pericoloso se usati in modo scorretto o con poca attenzione.

Rischi del trucco per gli occhi:  siamo troppo superficiali nel valutarli?

Direi di sì, il problema principale è la superficialità con cui affrontiamo il tema trucco e occhi. Non consideriamo che i cosmetici possono provocare allergie, irritazioni, microabrasioni e persino infezioni importanti. Prodotti applicati troppo velocemente, gesti eseguiti con poca precisione, glitter che entrano nell’occhio, matite poco affilate, mascara vecchi: basta poco per irritare la cornea, che per sua natura è altamente innervata e quindi molto sensibile al dolore.

Quali sono i rischi del trucco per gli occhi più comuni?

Vanno sostanzialmente divisi in tre capitoli:

  1. Allergie e sostanze irritanti: alcuni cosmetici contengono nichel o altri ingredienti potenzialmente allergizzanti. Il punto critico è che l’allergia può comparire anche dopo anni di utilizzo senza problemi.
  2. Prodotti contaminati: un altro rischio riguarda la conservazione. Molti usano lo stesso mascara o la stessa matita per mesi, a volte anni, senza cambiarli. Oppure li prestano. Questo aumenta il rischio di contaminazione batterica e virale.
  3. Residui che “tatuano” la mucosa: mascara molto oleosi o matite morbide possono lasciare residui sulla mucosa interna, creando micro-tatuaggi che non vanno più via. Non causano gravi problemi, ma dimostrano quanto facilmente un prodotto possa penetrare nei tessuti oculari.

Come il trucco interagisce con il film lacrimale

Il film lacrimale è composto da tre strati principali:

  1. Lipidico: prodotto dalle ghiandole di Meibomio, riduce l’evaporazione.
  2. Acquoso:  prodotto dalle ghiandole lacrimali, contiene enzimi antimicrobici come la lisozima.
  3. Mucinico: prodotto dalle cellule caliciformi, permette alle lacrime di aderire alla cornea.

Ombretti, eyeliner e mascara possono alterare questo equilibrio in diversi modi:

  • rimuovono o contaminano lo strato lipidico, aumentando l’evaporazione delle lacrime,
  • cambiano il pH o la viscosità del film lacrimale,
  • ostruiscono le ghiandole di Meibomio, favorendo blefarite e disfunzione delle ghiandole,
  • introducono micro-particelle irritanti che possono aderire allo strato mucinico.

La conseguenza è una maggiore vulnerabilità a secchezza, arrossamento e infiammazione.

Perché il trucco waterproof può essere problematico

I prodotti waterproof contengono:

  • siliconi ad alta aderenza,
  • cere sintetiche,
  • polimeri idrofobici.

Questi componenti sono progettati per resistere all’acqua, ma:

  • richiedono struccanti più aggressivi,
  • possono aderire al film lacrimale,
  • aumentano l’infiammazione nei soggetti allergici o con occhio secco,
  • generano residui più difficili da rimuovere, accumulandosi sui bordi palpebrali.

Glitter: belli ma pericolosi

I glitter sono fra gli elementi più rischiosi. Si tratta infatti di micro-particelle che possono staccarsi e finire nell’occhio, provocando:

  • abrasioni della cornea,
  • sensazione di corpo estraneo,
  • rischio di infezioni,
  • irritazione persistente.

E il primo gesto istintivo, strofinare l’occhio, peggiora la situazione, aumentando l’infiammazione.

Perché i glitter sono pericolosi dal punto di vista fisico e biochimico

I glitter cosmetici sono microframmenti di plastica o minerali con spigoli irregolari. Questo significa che:

  • hanno un elevato potenziale abrasivo,
  • possono incastrarsi sotto le palpebre,
  • generano microlesioni che aumentano la permeabilità della cornea.

Inoltre, alcune formulazioni economiche contengono materiali non biocompatibili, che possono rilasciare sostanze irritanti o allergizzanti a contatto con il film lacrimale.

Ciglia finte ed extension: cosa rischiamo davvero

Le ciglia finte possono creare problemi in due modi:

1. Le colle

Possono irritare, veicolare infezioni e ostruire i condotti che producono lo strato lipidico del film lacrimale, fondamentale per non far evaporare le lacrime.

2. Il danno alle ciglia vere

Molte persone rovinano le proprie ciglia naturali perché le colle o il peso delle extension le indeboliscono nel tempo. Le versioni magnetiche sono leggermente più sicure, ma non prive di rischi se applicate male.

Ciglia finte ed extension: implicazioni anatomiche e fisiologiche

L’uso di colle per ciglia o extension può alterare:

  • la dinamica dello sbattimento palpebrale, riducendo la distribuzione uniforme del film lacrimale,
  • l’apertura dei dotti delle ghiandole di Meibomio, creando un accumulo di secrezioni,
  • la densità delle ciglia, che protegge l’occhio da polveri e particelle.

In alcuni casi possono verificarsi:

Lenti a contatto e trucco: un abbinamento che può creare problemi

Uno dei punti più importanti riguarda l’uso delle lenti a contatto.

Le lenti assorbono tutto ciò che toccano: muco, lipidi lacrimali… e cosmetici.

Errori comuni:

  • truccarsi prima di inserire la lente,
  • lenti sporche di mascara o ombretto,
  • truccarsi con occhio secco,
  • usare lenti troppo idratate su occhi che non producono abbastanza lacrime.

«Se la lente si secca, si attacca come un cerotto sulla cornea. E, in caso di microabrasioni o infezioni, peggiora tutto perché “copre” il problema e lo fa avanzare senza dare dolore», avverte Loperfido.

Le lenti a contatto come “vettori” di contaminazione

La lente a contatto ha una superficie porosa che assorbe facilmente particelle e sostanze presenti sul bordo palpebrale e sul trucco.

Questi fenomeni aumentano i rischi:

  • biofilm microbico: batteri e funghi possono ancorarsi alla lente,
  • ipossia corneale: la lente riduce l’ossigenazione, limitando la capacità di difesa dell’epitelio,
  • ritenzione di sostanze chimiche di mascara e eyeliner,
  • ritardo nella percezione della lesione: la lente funziona come un cerotto, riducendo la sensibilità al dolore.

Questo spiega perché una semplice irritazione in un portatore di lenti può evolvere più rapidamente in cheratite.

Come capire se un prodotto è sicuro

Non esiste una regola universale: dipende da pelle, pH lacrimale, eventuali allergie, uso di lenti a contatto, patologie oculari o dermatiti.

Un punto però è chiaro: prodotti molto economici e di dubbia provenienza sono più a rischio, così come l’acquisto online senza poter chiedere consiglio a un professionista.

La biocompatibilità dei prodotti cosmetici: cosa valutare

Un prodotto può essere definito più sicuro se:

  • testato per uso perioculare,
  • privo di nichel o metalli pesanti,
  • formulato senza parabeni irritanti, profumi e conservanti aggressivi,
  • dotato di un pH vicino a quello lacrimale (circa 7,0–7,4),
  • clinicamente testato su portatori di lenti a contatto.

La semplice dicitura “ipoallergenico” non è sufficiente: non esistono standard univoci e può essere usata in modo non rigoroso.

Struccarsi correttamente: la regola d’oro per proteggere gli occhi

Mai andare a letto truccati. Mai. I residui di make-up possono causare irritazioni, blefariti, abrasioni e infezioni batteriche.

Struccarsi bene significa:

  • usare prodotti delicati o salviettine sterili,
  • pulire il bordo palpebrale,
  • evitare l’acqua del rubinetto in luoghi con scarsa qualità idrica,
  • preferire lacrime artificiali o soluzioni sterili per sciacquare,
  • nel caso di lenti giornaliere: truccarsi dopo averle inserite e struccarsi prima di toglierle.

La doppia detersione in stile coreano può andare bene, soprattutto nelle persone soggette a blefarite, purché non irriti la palpebra.

Occhio secco e trucco: quando fare più attenzione

Chi soffre di occhio secco, anche in forma lieve, deve essere molto più prudente:

  • meno lacrime significa meno protezione,
  • le sostanze irritanti restano più a contatto con la cornea,
  • le lenti a contatto possono aggravare il problema.

In questi casi è fondamentale una valutazione oculistica, che attraverso test specifici può misurare qualità e quantità del film lacrimale.

Le conseguenze più gravi: dalla congiuntivite alla cheratite

Se un corpo estraneo, un’infezione o un’irritazione non vengono trattati tempestivamente, il rischio aumenta.

Loperfido chiarisce la “scala della gravità”:

  1. Irritazione: bruciore, fastidio, lacrimazione.
  2. Congiuntivite: infiammazione della congiuntiva (può essere irritativa, batterica o virale).
  3. Abrasione corneale: una “ferita” sulla cornea.
  4. Cheratite o ulcera corneale: infezione profonda, che può compromettere la vista.

Un’abrasione, se non protetta o trattata, può diventare la porta d’ingresso per batteri o virus. Ed è proprio con le lenti a contatto che il problema rischia di peggiorare senza dare dolore.

Leggi anche…

Mostra di più

Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
Pulsante per tornare all'inizio