Salute Mentale

La scortesia sul posto di lavoro è contagiosa

Si diffonde da persona a persona come un virus e i suoi effetti durano nel tempo, condizionando il modo con cui percepiamo il comportamento dei colleghi

La scortesia è una malattia contagiosa che si diffonde a macchia d’olio sul posto di lavoro: basta una sola persona maleducata per scatenare un inarrestabile effetto a catena, fatto di comportamenti scorretti e villani che finiscono col travolgere gli altri colleghi. E’ quanto rivela uno studio dell’Università della Florida pubblicato sulla rivista Journal of Applied Psychology.

I risultati dimostrano che subire una scortesia o assistere ad un comportamento maleducato ci rende più suscettibili e disposti a vedere sotto una cattiva luce i comportamenti degli altri anche quando sono corretti: a nostra volta, poi, tendiamo a riprodurre lo stesso atteggiamento trattando male anche i colleghi incolpevoli.

Gruppo San Donato

«Il punto – spiega il coordinatore dello studio Trevor Foulk – è che in genere tolleriamo questi comportamenti scorretti, ma in realtà sono molto dannosi. La scortesia ha un effetto incredibilmente negativo sul posto di lavoro e rovina le performance».

I ricercatori lo hanno scoperto studiando 90 studenti alle prese con una trattativa coi loro compagni. Dai risultati dei test è emerso che parlare con una persona scortese ci induce ad esserlo nei confronti delle persone che incontriamo successivamente, pure ad una settimana di distanza. Il nostro cervello si attiva poi per riconoscere più facilmente altre scorrettezze, equivocando a volte le reali intenzioni degli altri.

In questa spirale di “bastardaggine” non ci finiscono solo le persone che hanno subìto una scortesia, ma anche quelle che hanno semplicemente assistito ad una di queste scene: dunque attenzione anche alla maleducazione “di seconda mano”.

17/07/2015

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