Salute

Tiroide: il latte riduce l’assorbimento della levotiroxina

Vale sempre il consiglio di assumere il farmaco a stomaco vuoto prima di colazione, rispettando i tempi indicati dal medico

Per i vostri problemi di tiroide il medico vi ha raccomandato di assumere la levotiroxina a stomaco vuoto almeno mezz’ora prima di colazione? Seguite il consiglio alla lettera, soprattutto se siete soliti iniziare la giornata con una bella tazza di latte vaccino. 

Responsabile è il calcio 

Il calcio contenuto in questa bevanda è infatti in grado di ridurre l’assorbimento del farmaco. Lo dimostra per la prima volta uno studio preliminare condotto dagli esperti dell’Università della California a Los Angeles e presentato a Orlando, in Florida, in occasione del congresso annuale della Società di endocrinologia ENDO 2017.

Gruppo San Donato

Latte e integratori

«Ridotto assorbimento significa che il paziente rischia di non assumere tutta la dose di ormone tiroideo che gli è stata prescritta», spiega l’endocrinologa Deborah Chon che ha condotto lo studio. «Questa scoperta conferma ancora una volta quello che avevano indicato già studi precedenti, e cioè che gli integratori di calcio possono interferire con l’assorbimento della levotiroxina».

I tempi giusti per la levotiroxina

La levotiroxina è un farmaco che “mima” l’ormone tiroxina (T4) naturalmente prodotto dalla tiroide: viene prescritto ai pazienti che hanno una tiroide poco attiva (ipotiroidismo) e a quelli colpiti da un tumore alla tiroide. Normalmente, le aziende produttrici raccomandano di assumere il farmaco in compresse a stomaco vuoto, 30-60 minuti prima di mangiare o prendere altri farmaci e integratori. La levotiroxina nella nuova formulazione liquida, invece, sembra non interferire con altri farmaci e può essere assunta anche solo 10 minuti prima di colazione.

L’esperimento

I ricercatori guidati da Deborah Chon hanno selezionato sei uomini e quattro donne, con un’età media di 33 anni, che non avevano alcun problema di tiroide. A questi volontari è stato chiesto di presentarsi in ospedale alla mattina a digiuno per fare due visite, a distanza di un mese l’una dall’altra: in occasione della prima visita, hanno assunto 1.000 microgrammi di levotiroxina per via orale, mentre alla seconda visita hanno preso il farmaco insieme ad una tazza di latte vaccino a basso contenuto di grassi. Per monitorare l’assorbimento del farmaco nel tempo, i volontari sono stati sottoposti ad una serie di esami del sangue prima dell’assunzione della levotiroxina e poi dopo, a distanza di una, due, quattro e sei ore.

Occhio all’orologio

I risultati dimostrano che il consumo di latte vaccino riduce sensibilmente l’assorbimento della levotiroxina nelle sei ore successive. «Il messaggio chiave che emerge dallo studio – conclude Chon – è che i medici dovrebbero raccomandare ai pazienti in terapia di non assumere la levotiroxina in concomitanza con il latte». Occhio all’orologio, dunque, e buona colazione.

Elisa Buson

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