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“Dopo di noi”, la legge sull’assistenza ai disabili dopo la morte dei genitori

Un provvedimento che disciplina misure di assistenza, cura e protezione in favore dei malati quando vengono a mancare entrambi i genitori

«Chi si occuperà di nostro figlio quando noi non ci saremo più?». È questa l’angoscia più grande dei genitori con a carico un ragazzo disabile, che prima o poi dovrà fare i conti con il ciclo naturale della vita. Avere un figlio malato gravemente, infatti, significa preoccuparsi del presente ma soprattutto del futuro. Insieme a mamma e papà a quel giovane verranno a mancare anche il sostegno e le cure familiari necessari. E quindi, che ne sarà di lui? Per risolvere questa questione, nel giugno 2016 la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il disegno di legge “Dopo di noi”, volto a garantire l’assistenza alle persone con disabilità grave prive di supporto dopo la morte dei genitori o dei tutori. Nel novembre 2016 il testo della legge è diventato operativo grazie al decreto attuativo siglato dai ministri di lavoro, salute ed economia.

Perché è tanto importante la legge “Dopo di noi”?

Attesa da oltre dieci anni dalle associazioni dei portatori di handicap, la legge si prefigge di garantire benessere, inclusione sociale e autonomia ai soggetti gravemente malati. Per la prima volta nell’ordinamento giuridico si riconoscono specifiche tutele per le persone con disabilità quando vengono a mancare i parenti che li hanno seguiti fino a quel momento.

Gruppo San Donato

Legge “Dopo di noi”: cosa prevede questa legge?

Ma in cosa consiste questo provvedimento? Innanzitutto, la legge disciplina misure di assistenza, cura e protezione in favore dei disabili gravi, in quanto sono venuti a mancare entrambi i genitori o perché gli stessi non sono in grado di fornire un sostegno adeguato. Prevede, inoltre, prestazioni da garantire su tutto il territorio nazionale per assicurare l’adeguata assistenza sociale. Per farlo è stato istituito un fondo per l’assistenza con una dotazione di 90 milioni di euro per il 2016, 38,3 milioni per il 2017 e 56,1 milioni per il 2018. Le risorse del fondo serviranno ad attivare e a potenziare programmi e interventi di supporto alla residenza a domicilio, alla creazione di case-famiglia e allo sviluppo di piani per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile dei disabili senza assistenza. Insomma, più abitazioni confortevoli extra-familiari e meno istituti.

Agevolazioni fiscali per i disabili gravi

Dal punto di vista fiscale, invece, la legge prevede agevolazioni per polizze assicurative stipulate per la tutela dei disabili e determina che i trasferimenti di beni e diritti a causa di morte siano esenti dall’imposta di successione e donazione purché abbiano come finalità esclusiva la cura e l’assistenza della persona disabile. Infine il Ministro del lavoro e delle politiche sociali trasmetterà ogni anno alle Camere una relazione sullo stato di attuazione delle disposizioni previste.

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