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Disabili: più autonomia e sicurezza con l’“angelo custode” hi-tech

E' una app per smartphone che monitora i loro spostamenti in casa o per strada avvisando familiari e operatori

Un
“angelo custode” hi-tech veglia sui disabili proteggendoli quando
si muovono da soli, in casa o per strada: è la nuova
app “Smart Angel”
,
messa a punto nell’ambito di un progetto di ricerca
ligure a cui ha preso parte l’Istituto di tecnologie didattiche (Itd)
del Cnr di Genova.

Il
progetto vuole aiutare in maniera non invasiva il processo di
autonomia delle persone con disabilità intellettiva,
permettendo loro di muoversi più liberamente, sia in casa che fuori,
senza però sfuggire dal controllo di familiari e operatori che li
hanno in cura.

Gruppo San Donato

«Il
cuore del sistema è una piattaforma cloud che permette di monitorare
facilmente i movimenti delle persone coinvolte, segnalando in tempo
reale se queste si trovano al di fuori dell’area definita “sicura”
quale può essere, ad esempio, il tragitto percorso da casa a un
qualunque luogo di lavoro, cura o svago», spiega Michela Ott,
responsabile scientifica presso l’Itd del Cnr. «La geolocalizzazione
attivata tramite smartphone
incoraggia gli spostamenti
indipendenti dei malati – aggiunge – e nello stesso tempo rende più
serena la sfera di persone vicine a loro, in primis famiglie e
operatori».

«In
realtà “Smart Angel” non si prefigge solo l’obiettivo di fornire
un “prodotto” che permetta di raggiungere una meta prestabilita,
ma intende sviluppare un concetto più radicale di abilitazione
all’autonomia, che sia in grado di valorizzare la capacità del
disabile
di affrontare una situazione e prendere decisioni alla
sua portata», prosegue la ricercatrice. «Il software è infatti
arricchito da una serie di giochi educativi che abbiamo
sviluppato proprio per permettere alla persona di interiorizzare
concetti che la aiutino in vari momenti della vita quotidiana:
riguardano ad esempio il concetto di prospettiva nello spazio o i
pericoli della strada, ma anche esercizi utili a riconoscere la
destra dalla sinistra, e a rafforzare la consapevolezza di queste
importanti nozioni».

La
piattaforma, sviluppata dall’azienda genovese Softjam, è stata
premiata da Microsoft Italia come migliore implementazione di
“Azure”, il software open source che offre numerose applicazioni
e soluzioni di “cloud computing”: la sua efficacia sarà ora
testata attraverso una sperimentazione che coinvolgerà circa 15
disabili
del territorio genovese e ligure.

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