Sessualità

Restare amici dell’ex? Difficile

Mantenere i rapporti con il vecchio partner (e magari fare sesso occasionale) è una pratica diffusa, perché fa sentire protetti. Ma è vera amicizia? Improbabile, se c'è stata una grande passione

Quando una storia d’amore finisce, è una delle domande più classiche: si può restare amici dell’ex? È possibile mantenere buoni rapporti di amicizia con chi abbiamo amato?

Se infatti cominciare una relazione sentimentale è difficile, scrivere la parola fine può esserlo di più. Perché significa rinunciare a una persona, magari per sempre, e voltare pagina. Perciò molti, uomini e donne in egual misura, non se la sentono di dare un taglio netto alla storia. Anche dopo aver intrecciato una nuova liaison, perfino dopo il matrimonio, sentono al telefono l’ex, organizzano incontri, sopportano gli improperi del partner ufficiale pur di mantenere un legame, dicono, di amicizia.

Gruppo San Donato

Ma è davvero amicizia? «Nel caso ci sia stata una grande passione, ipotizzare che dopo nasca un’unione fraterna è pura illusione», spiega la psicoterapeuta Antonella Montano, fondatrice e direttrice dell’Istituto A. T. Beck, già docente di psicometria all’Università di Milano Bicocca. «E non solo perché l’attrazione sessuale può rimanere intatta. Nel nuovo rapporto che nasce c’è un equivoco di fondo: ognuno tende a coltivare dell’altro soltanto gli aspetti che gli sono piaciuti e che conosce già. Il resto, le differenze, proprio perché hanno portato alla rottura, vanno nel dimenticatoio. Le relazioni di questo tipo possono anche andare avanti a lungo e risultare gratificanti, perché ricordano la parte buona di sé, quella che aveva funzionato. Ma l’amicizia è un’ altra cosa. È un legame di confidenza, uno scambio disinteressato di fiducia reciproca».

AFFETTO AUTENTICO SOLO SE LA STORIA ERA TIEPIDA
Se invece non c’è stato un grande amore, affetto e stima possono resistere ai chiari di luna. «Certo, è più facile che due ex dal passato tiepido in comune possano ritrovarsi amici», ammette Montano. In ogni caso: perché c’è la volontà di rimanere in contatto? «Direi che è un desiderio figlio dei tempi che viviamo», continua Montano. «Nella mia pratica di psicoterapeuta lo vedo ogni giorno: con le famiglie sempre più instabili, il lavoro precario, le notizie angoscianti dei tg, le persone cercano legami affettivi protettivi. Anche a costo di conservare rapporti poveri di emotività, ma sui quali fare affidamento. È quella che chiamo la comfort zone, una cintura di affetti all’interno della quale molti si arroccano, perché al di fuori c’è l’ignoto, la fatica di costruire nuove storie, il rischio della solitudine. Meglio continuare a sonnecchiare nella comfort zone, finché uno dei due non decide per entrambi».

IL SESSO OCCASIONALE? A VOLTE È D’AIUTO
E continuare ad andare a letto con l’ex? Tutt’altro che raro, se si accoglie come parametro il successo online della rubrica «Dieci motivi per cui fare sesso con la ex non è sbagliato», firmata da Emily Hartidge, blogger britannica dell’Huffington Post. Il primo motivo, secondo Hartidge, non ha bisogno di spiegazioni: il sesso con l’ex è facile e conveniente. Seconda ragione: già sappiamo com’è l’altro e quindi sarà più semplice lasciarsi andare. E via così con consigli a metà strada tra l’ironico e l’hot. Per esempio: spesso quando si ha un partner fisso, il sesso diventa routine, mentre l’ex ritrovato potrebbe dimostrarsi molto più focoso rispetto al passato, e quindi sembrerà una persona nuova. E poi, conclude la blogger, si potrà finalmente pronunciare la frase: «Questo è solo sesso, senza condizioni». Ma che rapporto è? «Amicizia di certo no, il legame seriale con gli ex può far pensare alla poligamia, a un harem con tutti gli amori passati, presenti e futuri», dice Montano. «Non c’è vero scambio emotivo o sentimentale, spesso si tratta di persone che interpretano il legame come una soddisfazione del proprio ego fine a se stessa». Certo, però, una notte con l’amore di un tempo può essere di grande sollievo quando si è stati mollati o quando l’autostima fa difetto. «Fermo restando che nella mia esperienza clinica assisto alla rottura di relazioni anche a causa di un calo del desiderio di uno dei due partner, che magari va a fare sesso fuori e viene scoperto», continua la psicoterapeuta, «penso che quando il sesso funziona e la relazione si rompe per incompatibilità di altro genere, riallacciare un rapporto occasionale con un ex risponde più al desiderio di uno dei due di ricreare una magia, che però è perduta». E allora, più che un’esperienza divertente, potrà rivelarsi una delusione.

ALLA LARGA DA CHI È ANCORA COTTO
La storia è finita ma uno dei due è ancora innamorato. Sesso? Amicizia? «Meglio di no», consiglia Rosanna Cerbo (puoi chiederle un consulto), neurologa e psichiatra del Policlinico Umberto I di Roma. «Occorre saggezza. Se si desidera rifrequentare l’ex, bisogna aspettare di averlo ucciso dentro di sé, dopo avere elaborato il lutto. Per rispetto verso se stessi, per non farsi male». Analoghe ragioni dovrebbero guidare i comportamenti di chi non ama più ma è ancora amato: approfittare della situazione per appagare il proprio ego è roba da mostriciattoli.

IL RITORNO DI FIAMMA, RARO MA POSSIBILE
Può capitare che due ex vadano oltre la telefonata e il sesso e decidano di rimettersi insieme, anche dopo molti anni di separazione. Che cosa succede in questi casi? «Non è facile che le relazioni funzionino, se non ci sono stati reali cambiamenti», dice la psicoterapeuta Roberta Giommi, direttrice dell’Istituto internazionale di sessuologia di Firenze. «A volte si torna insieme per paura e per le difficoltà incontrate nel gestire i figli e costruire nuove relazioni. Le cose vanno bene invece se ci si ritrova come persone nuove, consapevoli di quello che non aveva funzionato nel rapporto precedente, ritrovando stimoli importanti».
Alessia Fratesi – OK Salute e benessere

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