Salute

Zanzare, come schivare il virus del Nilo

Nel periodo di maggior rischio di contagio, i consigli dell'Associazione dei microbiologi italiani per evitare le punture

Il periodo che va da maggio a settembre è quello più a rischio per le malattie trasmesse dalle zanzare. Malattie come la dengue e febbre gialla, per fortuna, sono lontane dal nostro paese, ma esistono virus che possono colpire anche in Europa. Uno di questi è il Virus West Nile (Wnv), un Flavivirus simile al virus della Dengue. Il virus del Nilo occidentale viene trasmesso dalle punture di zanzara, sia tigre sia quella comune. Nell'uomo l'incubazione è di 3-15 giorni e si manifesta con febbre lieve e malessere generalizzato, «circa il 20% mostra sintomi un po' più importanti che possono essere scambiati per influenza, mentre nell' 1% circa dei casi si hanno sintomi più severi come meningiti, encefaliti, meningoencefaliti», spiegano gli esperti dell'associazione l'Associazione dei Microbiologi Clinici Italiani (AMCLI). Paralisi e anche morte sono a carico di una percentuale ancor minore di soggetti, spesso anziani». In questo periodo sono poi stati intensificati i controlli.

«Il periodo dell'anno a più alto rischio è la fine dell'estate per la maggior densità di zanzare e poiché inizia la migrazione di alcune specie di uccelli preferiti dalle zanzare e quindi gli altri ospiti, uomo compreso, sono maggiormente bersagliati» spiega Maria Paola Landini, direttore della Microbiologia Clinica di Bologna. «Anche negli anni scorsi, infatti, la maggior parte delle infezioni si sono registrate a fine agosto, settembre».

Gruppo San Donato

Ecco i consigli AMCLI per evitare di essere punti dalle zanzare vettore del virus.

• Utilizzare repellenti che tengano lontani gli insetti

• Applicare alle finestre zanzariere e tende che facciano da barriera all'ingresso delle zanzare in casa

• Vestirsi in maniera adeguata cercando di coprire le braccia e le gambe soprattutto verso sera quando le zanzare ritornano in attività.

• Evitare tutti i ristagni d'acqua sui balconi e nelle fioriere che potrebbero diventare un luogo adatto per la riproduzione di questi fastidiosi animali.

OK Salute e Benessere

agosto 2012

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