Salute

Toxoplasmosi, un pericolo in gravidanza

La malattia, causata da un protozoo, si prende mangiando carne cruda o con il contatto di feci di gatto infette. È rischiosa per il feto

«La toxoplasmosi è un’infezione provocata dal Toxoplasma gondii e si contrae mangiando carne cruda o poco cotta di bovini, suini, equini, ovini e polli, che si sono infettati assumendo con l’alimentazione il parassita presente nel terreno», spiega Fabrizio Pregliasco, ricercatore del dipartimento di sanità pubblica, microbiologia, virologia dell’Università degli Studi di Milano.
Anche il contatto con le feci dei gatti infettati è un veicolo di trasmissione, mentre un cane di solito non trasmette la toxoplasmosi. Può accadere solo in rari casi: se, per esempio, c’è uno scambio di saliva subito dopo che l’animale ha sfregato il muso in cibo o feci di gatto infette.

• Sintomi. Nelle persone con sistema immunitario sano molto spesso la toxoplasmosi non dà sintomi. In alcuni casi può provocare ingrossamento linfoghiandolare con modesta febbre e stanchezza.

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• Diagnosi. Con un esame del sangue si cerca la presenza di anticorpi specifici.

• In gravidanza. È indispensabile lo screening degli anticorpi, che è gratuito. Se trasmessa al feto, la malattia può provocare lesioni anche gravi.

• Prevenzione. Evitare carni o uova crude o poco cotte. Lavarsi accuratamente le mani dopo il contatto con carni crude. Evitare il contatto a mani nude con la lettiera del gatto e lavarla con acqua bollente tutti i giorni.

• Terapia. L’infezione passa spontaneamente nel giro di un mese. La terapia a base di farmaci è prevista solo per immunodepressi e donne gravide.
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Ultimo aggiornamento: 22 marzo 2010

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