
Sintomi di Covid, raffreddore e influenza: ci sono differenze? Questa è la domanda che ciascuno di noi si chiede, visto che questa stagione dobbiamo affrontare anche il virus respiratorio sinciziale e i virus parainfluenzali. Inoltre sappiamo che potremmo avere mesi difficili, visto che il ceppo dell’influenza di quest’anno viene indicato come particolarmente virulento, con la stima di 20.000.000 di italiani che potrebbero essere colpiti.
Sfortunatamente i sintomi sono molto simili, a parte qualche sfumatura. Resta il fatto che l’unico modo per essere sicuri è sottoporsi a un tampone. Il migliore resta quello molecolare, che però ha il limite del costo alto e del tempo di attesa, intorno alle 24-48 ore. Mascherine, distanziamento e lavaggio mani restano in ogni caso le misure basilari di prevenzione della diffusione per qualsiasi malattia respiratoria.
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Sintomi di Covid, raffreddore e influenza: in genere non sono particolarmente gravi
La buona notizia è che generalmente i sintomi sono lievi o moderati e si risolvono in pochi giorni. Le complicanze colpiscono soprattutto le persone fragili, cioè chi abbia compiuto almeno 60 anni, gli immunodepressi, i pazienti oncologici, i bambini e le donne incinte.
Si tratta delle categorie per cui i medici raccomandano il vaccino contro Covid e contro l’influenza. Sottolineiamo che i vaccini sono consigliati e non obbligatori. La cosa migliore è parlarne con il proprio medico.
Quali sono i sintomi uguali di Covid e influenza?
Di solito i sintomi colpiscono le alte vie respiratorie. Per quanto riguarda Covid e l’influenza i più diffusi sono:
- rinite, con naso che cola,
- tosse secca e stizzosa,
- mal di testa
- malessere generale,
- stanchezza,
- dolore a ossa e articolazioni,
- faringite,
- laringite,
- febbre che può essere anche alta.
L’unica differenza tangibile è la perdita del gusto e dell’olfatto o la loro alterazione. Mentre però all’inizio erano sintomi particolarmente diffusi, ormai colpiscono solo una piccola percentuale di persone.
Attenzione alle complicanze anche dell’influenza stagionale
È un grave errore sottovalutare l’influenza. In molti sono convinti che sia solo Covid a dare complicanze. In realtà anche l’influenza stagionale può portare a bronchiti, polmoniti e a diversi vari problemi di salute. Meno pericoloso il raffreddore, anche se ultimamente gli esperti hanno parlato di long raffreddore, sulla falsariga del long Covid.
Sintomi di Covid, raffreddore e influenza: cosa fare se sono lievi?
Per qualsiasi virus respiratorio in presenza di sintomi, gli esperti consigliano di indossare una mascherina FFP2. Se proprio non possiamo stare a casa, o i nostri sintomi sono particolarmente lievi, questo consiglio è importante per limitare la diffusione delle infezioni virali.
La raccomandazione resta quella di rimanere a riposo, mangiare in modo leggero, ma con tutti i macronutrienti – quindi carboidrati, proteine e grassi – e bere un giusto quantitativo di acqua, tè o tisane.
Quali sono le terapie?
Se la situazione è gestibile a casa, si possono assumere antinfiammatori, espressamente indicati per Covid, o paracetamolo, in presenza di febbre. Ricordiamo che il paracetamolo è un antipiretico. Mai assumere antibiotici. Ormai è noto che questi farmaci sono inutili contro i virus, a meno che non ci sia anche un’infezione batterica. Sarà il medico curante a decidere se prescriverli o meno. Vietato il fai da te anche per i cortisonici.
È per questo che è importante fare il tampone: Covid viene trattato in modo diverso, specie se ci sono complicanze polmonari. Se la febbre non passa dopo tre giorni di antipiretici, il consiglio è quello di recarsi in farmacia o presso cliniche per effettuare il tampone.




