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Nuovo farmaco contro il cancro al colon retto fa sparire il tumore

Per la prima volta un anticorpo monoclonale "cancella" le cellule tumorali in tutti i pazienti che hanno partecipato alla sperimentazione. Prima di gridare al miracolo, bisogna aspettare che i test coinvolgano molti più pazienti

Un nuovo farmaco contro il cancro al colon retto ha lasciato di stucco i ricercatori per quanto fosse efficace su tutti i pazienti coinvolti nella sperimentazione. Si tratta di un anticorpo monoclonale, chiamato Dostarlimab, già approvato per la cura del cancro all’endometrio.

Il nuovo studio è stato condotto dal Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York. Un anno dopo la fine della sperimentazione, ognuno dei 18 pazienti ha avuto la remissione completa del tumore.

Gruppo San Donato

Nonostante i risultati siano estremamente promettenti va ricordato che riguarda solo 18 pazienti. Gli esperti però lo considerano un vero e proprio punto di svolta nella cura di uno dei più pericolosi e diffusi tumori conosciuti.

Nuovo farmaco contro il cancro al colon retto: potrebbe essere esteso ad altri tumori

Dostarlimab può essere usato solo per una decina di tipi di cancro al colon retto, causati da una mutazione genetica, che avevano tutti i partecipanti allo studio.

“Penso che sia la prima volta che questo accade nella storia della lotta contro il cancro. Siamo entusiasti. Penso sia un grosso passo avanti per i pazienti”. Luis Diaz è uno degli autori principali dello studio. Diaz, parlando al New York Times, ha detto che questa scoperta potrebbe essere anche solo la punta dell’iceberg. “Stiamo capendo se lo stesso metodo possa aiutare nel trattamento di altri tumori. Lo stiamo sperimentando su pazienti con cancro allo stomaco, alla prostata e al pancreas”.

Quanti italiani sono colpiti dal cancro al colon retto?

In Italia si contano circa 43.700 nuove diagnosi di tumore del colon-retto nel 2020. Nel 2021 sono stimati 21.700 decessi. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi in Italia è pari al 65,3% negli uomini e 66,3% nelle donne. I dati sono del Ministero della Salute.

Dostarlimab può essere usato solo nei pazienti con la mutazione genetica MMRd o MSI. Solo tra il 5 e il 10% del tumore al colon retto hanno queste mutazioni.

Come funziona l’anticorpo monoclonale?

L’anticorpo monoclonale attacca una proteina chiamata PD-1 che si trova sulla superficie delle cellule tumorali. Questo aiuta il sistema immunitario a smascherare le cellule nascoste e distruggerle.

Tutti i 18 partecipanti avevano subito altri trattamenti, compresi interventi chirurgici e chemioterapia. Nella sperimentazione hanno assunto il farmaco ogni 3 settimane per 6 mesi. I ricercatori hanno monitorato i loro risultati per 12 mesi. Il cancro è completamente scomparso dal loro corpo. Lo staff medico non è riuscito a trovare tracce del tumore con qualsiasi strumento diagnostico.

Funziona solo se si ha una particolare mutazione genetica

Il messaggio dei ricercatori è di testare se il proprio cancro al colon retto sia un tumore MMR. “Non importa in quale stadio della malattia vi troviate. Abbiamo una sperimentazione in corso che potrebbe aiutarvi. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica New England Journal of Medicine.

Nessun paziente ha dovuto ricevere altre cure, né interventi chirurgici, né chemioterapia. La chirurgia e i trattamenti con radiazioni possono avere effetti permanenti sulla fertilità, sulla salute sessuale e sulla funzionalità dell’intestino e della vescica. Gli effetti sulla qualità della vita sono significativi. Il trattamento ha effetti collaterali moderati, tra cui i più diffusi sono rash cutaneo, pelle secca e prurito, stanchezza e nausea.

Naturalmente è ancora presto per definire questo farmaco come miracoloso. La sperimentazione deve riguardare un numero molto più alto di pazienti.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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