Salute

Le terapie strumentali contro il mal di schiena

Le cure che non usano farmaci ma mezzi fisici per combattere i dolori lombari

Per contrastare i dolori del mal di schiena il medico, soprattutto il fisiatra, può prescrivere anche terapie che non utilizzano farmaci ma mezzi fisici. Ecco le più utilizzate, che possono anche essere combinate insieme. Le terapie fisiche, o strumentali, vengono eseguite sempre da un fisioterapista, in alcune regioni presso ospedali o ambulatori Asl, mentre in altre solo in cliniche o ambulatori privati, con costi variabili.

LE TERAPIE
Ipertermia
Laser a raggi infrarossi
Marconiterapia e radarterapia
Ionoforesi
Ultrasuoni
Tens terapia
Tecar® terapia
Trazioni

Gruppo San Donato

IPERTERMIA
È una tecnica utile in caso di dolori muscolari e alle articolazioni. Il macchinario che emette onde elettromagnetiche a intensità variabile viene applicato sull’area da trattare. Il paziente non avverte alcun dolore, ma solo una sensazione di calore. Ed è proprio il calore ad avere un effetto antinfiammatorio e antidolorifico, riducendo la rigidità articolare.

• Sedute. Sono consigliate dieci sedute giornaliere consecutive, di circa 30 minuti ciascuna.

• Avvertenze: questa terapia è controindicata in caso di tumori, durante la gravidanza e in presenza di tubercolosi o pacemaker. Va posta particolare attenzione a tutti quei pazienti a rischio di emorragie, affetti da vasculopatie o con parti metalliche endotissutali.

LE ALTRE TERAPIE
Laser a raggi infrarossi
Marconiterapia e radarterapia
Ionoforesi
Ultrasuoni
Tens terapia
Tecar® terapia
Trazioni

LASER A RAGGI INFRAROSSI
Nel caso in cui il mal di schiena sia dovuto a dolori vertebrali o a una sciatalgia può essere utile il trattamento con un laser a raggi infrarossi, che viene applicato sulla cute producendo un effetto antinfiammatorio e antidolorifico attraverso la vasodilatazione e l’aumento del drenaggio linfatico.
L’intensità del laser viene variata a seconda della profondità da raggiungere e le applicazioni hanno una durata variabile dai due ai sei minuti per punto. Il paziente non avverte alcun dolore.

• Sedute. Sono consigliate otto sedute da circa 15 minuti, una al giorno.

• Avvertenze. Le principali controindicazioni riguardano i pazienti affetti da tumore, l’irradiazione diretta sull’utero durante la gravidanza e le aree di emorragia.

LE ALTRE TERAPIE
Marconiterapia e radarterapia
Ionoforesi
Ultrasuoni
Tens terapia
Tecar® terapia
Trazioni

MARCONITERAPIA E RADARTERAPIA
Le due tecniche sfruttano correnti alternate a frequenze elevatissime e con grande penetrazione nei tessuti: il loro effetto principale è la produzione di calore nella zona interessata dal dolore. Mentre la marconiterapia è efficace nel trattamento delle forme artrosiche e delle lombalgie, la radarterapia è utilizzata soprattutto quando l’origine del dolore è di tipo muscolare.

• Sedute. Sono consigliate dieci sedute, totalmente indolori, da 10-15 minuti, una al giorno.

• Avvertenze. Le principali controindicazioni a marconiterapia e radarterapia sono la gravidanza, gli stati febbrili, le emorragie (incluso il ciclo mestruale), il diabete, la tubercolosi, le malattie cardiocircolatorie (varici incluse), infiammazioni acute, emartriti e idrartriti recidivanti, ipoestesia o anestesia cutanea e la presenza di protesi metalliche.

LE ALTRE TERAPIE
Ionoforesi
Ultrasuoni
Tens terapia
Tecar® terapia
Trazioni

IONOFORESI
Artrosi, artriti, reumatismi, contratture muscolari e infiammazioni post traumatiche possono essere trattati attraverso la ionoforesi (o dielettrolisi medicamentosa). Una corrente continua, applicata tramite un elettrodo, viene usata per trasformare in ioni le sostanze medicali disposte sulla cute e facilitarne l’assorbimento: si ottengono, così, effetti decontratturanti, antidolorifici e antinfiammatori. La tecnica non è dolorosa.

• Sedute. Consigliate sei-dieci sedute giornaliere consecutive da 20-30 minuti ciascuna.

• Avvertenze. Le controindicazioni principali di questa metodica sono la presenza di pacemaker, mezzi di sintesi metallici, lesioni cutanee, epilessia e ipoestesia cutanea.

LE ALTRE TERAPIE
Ultrasuoni
Tens terapia
Tecar® terapia
Trazioni

ULTRASUONI
Le forme di mal di schiena cronico possono essere trattate grazie al calore prodotto in profondità dagli ultrasuoni, generati da elementi di quarzo o ceramica che oscillano elettricamente. La pelle del paziente, che non avverte dolore, viene a contatto solo con una testina trasmutatrice. Per assicurare una buona trasmutazione deve essere spalmato sulla parte un gel (o una crema) o, in alternativa, si può scegliere di eseguire l’applicazione con la parte da trattare immersa in acqua. Esistono anche degli apparecchi portatili per la terapia fai da te.

• Sedute. Sono consigliate dieci sedute da 10-15 minuti, una al giorno.

• Avvertenze. Gli ultrasuoni sono controindicati nell’osteoporosi, negli stati infiammatori acuti e in presenza di ematomi.

LE ALTRE TERAPIE
Tens terapia
Tecar® terapia
Trazioni

TENS TERAPIA (DIATERMIA CAPACITIVO-RESISTIVA)
La transcutaneous electrical nerve stimulation (in siglia, tens) è la tecnica di elettroterapia più utilizzata in fisioterapia per alleviare i dolori. Attraverso degli appositi elettrodi vengono applicate correnti alternate nei punti in cui il fastidio è più acuto. In questo modo vengono neutralizzati gli impulsi dolorosi e, allo stesso tempo, viene stimolata la produzione di beta-endorfine, molecole che cooperano alla scomparsa del dolore. A seconda del tipo di fastidio riportato (acuto, saltuario o cronico), vengono applicate onde a diversa frequenza e di differente durata, durante le quali il paziente avverte solo un formicolio leggero.

• Sedute. Sono consigliate dieci sedute consecutive, una al giorno, della durata di circa 15 minuti.

• Avvertenze. La terapia è controindicata per i portatori di stimolatori cardiaci, le donne in gravidanza e allattamento e i soggetti con alterazioni del ritmo cardiaco.

LE ALTRE TERAPIE
Tecar® terapia
Trazioni

TECAR® TERAPIA
La parte dolorante della schiena viene trattata dal fisioterapista con una corrente elettrica per mobilizzare gli elettroliti presenti nell’organismo: in questo modo vengono stimolati i meccanismi cellulari e i processi riparativi e antinfiammatori naturali. In particolare, aumentano la circolazione sanguigna e la concentrazione dell’ossigeno, si sciolgono le contratture muscolari e si facilita il riassorbimento di eventuali edemi. Il tutto si traduce in una riduzione dei tempi di riabilitazione. Il trattamento può essere mirato alle fasce muscolari, ai tendini, alle articolazioni, ai legamenti, alle cartilagine e alle ossa o al sistema circolatorio e linfatico.

• Sedute. Un ciclo completo di cure richiede 10 sedute di circa 30 minuti. L’efficacia è più elevata se la tecar® terapia è associata al massaggio manuale.

• Avvertenze. Le uniche controindicazioni sono per i portatori di pacemaker, le donne in gravidanza e i pazienti che hanno problemi di insensibilità alla temperatura.

LE ALTRE TERAPIE
Trazioni

TRAZIONI
I dolori alla colonna vertebrale possono essere trattati dal fisioterapista anche con le trazioni. Prima di prescriverle, il fisiatra esegue una trazione manuale: se provoca dolore è sconsigliato passare alla tecnica meccanica. La trazione cervicale è indicata nella terapia dell’artrosi cervicale, della lordosi cervicale, nella cervicobrachialgia e nelle discopatie cervicali. Si avvale di un sistema di carrucole attaccate a pesi o un apposito macchinario, la mentoniera. Il risultato è sempre l’allontanamento dei corpi vertebrali e il rilassamento muscolare.
Per le trazioni lombari si utilizzano, invece, speciali tavoli, divisi in due parti distanziabili, su cui viene fatto sdraiare il paziente. Il pompage è, invece, una tecnica di trazione effettuata manualmente dal fisioterapista. La trazione provoca il rilasciamento muscolare, l’allontanamento dei corpi vertebrali e, a volte, l’aspirazione dei frammenti della parte centrale del disco intervertebrale. Sono utili in caso di compressione delle radici nervose e nel trattamento conservativo dell’ernia del disco.

• Sedute. Sono consigliate di solito dieci sedute per le trazioni cervicali, di una due-ore: possono prevedere trazioni continue oppure a ripetizioni di tre minuti ciascuna con intervallo. Anche per le trazioni lombari in genere sono consigliate dieci sedute consecutive, una al giorno. La durata di ogni seduta è di circa 20-30 minuti.

• Avvertenze. Le trazioni sono controindicate in caso di grave osteoporosi, colpi di frusta recenti, lombalgia acuta, insufficienza respiratoria, lesioni ossee, malformazione di vertebre e vasi sanguigni, malattie reumatiche in fase attiva e forme gravi di artrosi vertebrale.
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Ultimo aggiornamento: 23 maggio 2011

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