Salute

La menopausa accorcia il fiato

Riduce la capacità dei polmoni con un effetto paragonabile a quello delle sigarette

Con l’arrivo della menopausa aumenta la probabilità di avere ilfiatoneanche per banali sforzi fisici che un tempo si facevano senza problemi: lo sbalzo ormonale può infatti ridurre la capacità dei polmoni con un effetto paragonabile a quello del fumo di sigaretta. È quanto dimostra uno studio europeo coordinato dall’università norvegese di Bergen e pubblicato sul sito della rivista American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine.

I ricercatori hanno preso in esame i dati relativi a più di 1.400 donne tra i 25 e i 48 anni: arruolate per l’indagine “European Respiratory Health Survery”, sono state seguite per 20 anni in modo da osservare l’evoluzione delle loro capacità respiratorie anche dopo la menopausa.

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In particolare, sono state sottoposte a spirometria per valutare due parametri cruciali: la capacità vitale forzata (FVC), che permette di stimare il volume totale di aria nei polmoni, e il volume espiratorio massimo al primo secondo (FEV1), che misura quanta aria si riesce a buttare fuori nell’arco di un secondo.

I risultati raccolti dimostrano che entrambi questi parametri peggiorano significativamente con la menopausa, molto di più di quanto ci si potrebbe aspettare per effetto dei normali processi di invecchiamento. Il declino della FVC è paragonabile a quello che si avrebbe fumando 20 sigarette al giorno per 10 anni, mentre il declino di FEV1 è simile a quello causato dal fumo di 20 sigarette al giorno per due anni. Il fatto che la FVC cali più rapidamente della FEV1 significa che non si hanno problemi ostruttivi che rendono difficile l’espirazione, bensì problemi restrittivi che impediscono di espandere completamente i polmoni durante l’inspirazione.

Rimane ancora da scoprire perché tutto questo accada. Due le ipotesi sul tavolo: gli sbalzi ormonali della menopausa potrebbero aumentare l’infiammazione a livello sistemico nell’organismo, determinando un declino della funzione polmonare, oppure potrebbero favorire l’osteoporosi e lo schiacciamento delle vertebre, con una conseguente riduzione della capacità di espandere il torace durante la respirazione.

«Qualunque sia la natura di questo problema respiratorio – specificano i ricercatori – può determinare un fiato più corto, una ridotta capacità di sforzo e affaticamento. I sintomi dipendono da quanto è ridotta la capacità polmonare, ma alcune donne potrebbero anche arrivare a sviluppare un’insufficienza respiratoria».

di Elisa Buson

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