Salute

I cinque batteri più pericolosi per la salute

L'Italia resta il Paese dove l'antibiotico resistenza fa più morti in tutta l'Unione europea. Ecco quelli più fatali

L’antibiotico resistenza è una seria minaccia alla salute umana. L’Italia resta di gran lunga il Paese più colpito nell’Unione europea, con 10.000 morti all’anno, su un totale di 33.000. Negli Stati Uniti la situazione non è migliore, visto che ogni 15 minuti si registra un decesso a causa della resistenza agli antibiotici. Così i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie Usa hanno redatto una lista nera con i cinque batteri più pericolosi per la nostra salute.

Batteri più pericolosi per la nostra salute

I cinque batteri responsabili per la maggior parte dei morti sono:

Gruppo San Donato

  1. il Clostridium difficile,
  2. l’Enterobacteriaceae,
  3. la Gonorrea Neisseria,
  4. la Candida auris,
  5. l’Acinetobacter.

Batteri più pericolosi: il Clostridium difficile

Si trova fisiologicamente all’interno della flora batterica che popola l’intestino e la vagina. È un batterio anaerobio, Gram-positivo. Essendo presente nelle feci, il contagio può avvenire semplicemente toccandosi con le mani non ben lavate le mucose della bocca, del naso e degli occhi, dopo aver maneggiato oggetti o superfici contaminati con feci. Il principale problema è che può resistere a lungo sugli oggetti e sulle superfici. È quindi molto importante lavare con detergenti potenti il water, il bidet, il box doccia o la vasca e il lavandino. Se in casa c’è qualcuno con la diarrea, la pulizia va fatta dopo ogni evacuazione.

Le persone a maggior rischio di contrarre questa infezione sono quelle che assumono a lungo gli antibiotici.

Quali sono i sintomi di chi è colpito dal Clostridium difficile?

sintomi principali sono

  • diarrea acquosa,
  • febbre,
  • dolori addominali,
  • nausea,
  • colite,
  • perdita dell’appetito.

Quali sono le cure?

In genere si somministra il metronidazolo per le infezioni più lievi, o la fidaxomicina o infine la vancomicina. La terapia deve durare almeno una decina di giorni.

Batteri più pericolosi: l‘Enterobatteriacee resistente ai carbapenemi

L’infezione di questi batteri tendenzialmente colpisce persone che hanno le difese immunitarie compromesse. Ecco perché le persone più più a rischio sono i degenti in ospedale e in particolar modo i lungo degenti. Di solito interessa chi ha subito l’inserimento di cateteri endovenosi e urinari e pazienti con importanti ferite o che hanno subito interventi chirurgici.

Quali sono i sintomi?

I sintomi sono:

  • febbre,
  • infezioni delle vie urinarie,
  • infezioni del tratto respiratorio inferiore,
  • artrite settica,
  • endocardite,
  • infezioni della pelle e dei tessuti molli,
  • infezioni del sistema nervoso centrale,
  • ipotensione,
  • infezioni oftalmiche,
  • bolle emorragiche, cianosi, chiazze,
  • shock settico,
  • presenza di infiammazione sistemica.

Quali sono le terapie?

Gli Enterobatteri resistenti ai carbapenemi sono spesso resistenti alla maggior parte degli antibiotici. Di conseguenza la terapia deve tenere conto della situazione e del paziente.

La Gonorrea Neisseria

La gonorrea è la seconda infezione sessualmente trasmessa (IST) più diffusa al mondo, dopo la Clamidia, e in forte aumento negli ultimi anni. È causata dal batterio Neisseria gonorrhoeae. Il contagio avviene con qualsiasi tipo di rapporto sessuale, sia esso vaginale, anale o orale.

Quali sono i sintomi?

Spesso è asintomatica. Si stima che più del 50% delle donne e circa il 20% degli uomini infetti non abbiano manifestazioni della malattia. Quando i sintomi sono presenti nelle donne si manifestano con:

  • un’uretrite, con bruciori e difficoltà a urinare,
  • una cervicite con secrezione giallo-verdastra,
  • dolore durante o dopo i rapporti sessuali,
  • prurito vaginale e/o difficoltà a urinare.

Negli uomini, invece, i principali sintomi sono:

  • un’uretrite con secrezioni abbondanti, dense e di colore giallo-verdastro,
  • bruciori,
  • difficoltà a urinare.

Quali sono le conseguenze?

Se non curata, la gonorrea nelle donne può raggiungere anche l’utero e le tube di Falloppio, causando la Malattia infiammatoria pelvica. Nell’uomo invece la complicanza classica è l’epididimite. Le conseguenze sono dolore e gonfiore allo scroto. Se non trattata si può arrivare  all’infertilità.

Quali sono le terapie?

Tendenzialmente è sufficiente una terapia antibiotica. Il problema sta nel fatto che alcuni ceppi stanno diventando resistenti agli antibiotici. Necessario per la cura sottoporsi all’antibiogramma. Le linee guida attuali suggeriscono la doppia terapia con ceftriaxone o cefixima più azitromicina. In caso di donne in gravidanza alcuni farmaci non possono essere utilizzati.

La Candida auris

È un’infezione fungina che rappresenta una vera e propria minaccia alla salute mondiale, e si diffonde spesso negli ospedali. Appartiene alla famiglia della Candida albicans, fungo molto diffuso, che provoca la candidosi.

Il problema è rappresentato dal fatto che la Candida Auris resiste alla maggior parte dei farmaci antifungini.

Quali sono i sintomi?

I sintomi sono comuni a tante malattie, quindi è difficile la diagnosi. I più comuni sono:

  • febbre,
  • dolori muscolari,
  • affaticamento.

Le persone più a rischio sono quelle che hanno le difese immunitarie compromesse, ma anche i fumatori e i diabetici.

L’Acinetobacter

Gli Acinetobacter sono batteri Gram-negativi della famiglia delle Moraxellaceae. Sono batteri molto resistenti che possono sopravvivere fino a un mese su superfici asciutte. Spesso si trovano sulla pelle di operatori sanitari. Ecco perché è così diffusa negli ospedali.

Quali malattie causa?

Di solito colpisce le vie respiratorie. I fattori di rischio più importanti sono le malattie polmonari croniche, i traumi cranici e le operazioni di neurochirurgia. Possono comunque colpire qualsiasi organo del corpo umano.

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