Salute

Enzimi pancreatici: cosa sono e perché non si trovano?

Fedez ha denunciato la carenza di questi farmaci, indispensabili per chi ha avuto un tumore al pancreas. Un problema che si riscontra anche per altri "salvavita".

«Non si trovano gli enzimi pancreatici». L’allarme, diventato virale nel weekend, è stato lanciato sui social da Fedez. Il rapper e imprenditore milanese ha portato alla luce un problema che riguarda chi, come lui, è stato operato di tumore al pancreas (e non solo): ma cosa sono queste sostanze e perché non si trovano?

Le funzioni del pancreas

Da una parte il pancreas produce ormoni, come l’insulina e il glucagone, necessari per mantenere i corretti livelli di glicemia nel corpo (la cui alterazione porta a diabete), dall’altra produce enzimi necessari per la digestione di carboidrati, grassi e proteine.

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«Proprio questi enzimi a volte non sono prodotti a sufficienza (come nei pazienti con tumore del pancreas, pancreatite o dopo chirurgia del pancreas) oppure, sebbene prodotti in giusta quantità, non sono correttamente “utilizzati” dal corpo umano, come ad esempio nei pazienti che hanno subito un intervento chirurgico allo stomaco. In questi casi si parla di insufficienza pancreatica esocrina. Il paziente ha bisogno di assumere gli enzimi pancreatici sottoforma di farmaci in capsule», afferma Filippo Antonini, membro della Commissione Nazionale Pancreas dell’AIGO e Direttore dell’U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Interventistica di Ascoli Piceno (AP), Marche.

Cosa sono gli enzimi pancreatici

Gli enzimi pancreatici sono dei farmaci il cui principio attivo è la pancrelipasi (ovvero amilasi, lipasi e proteasi). Diventano indispensabili quando il pancreas non è più capace di produrre da solo gli enzimi necessari alla corretta digestione.

«In queste situazioni non assumere correttamente gli enzimi può portare a molti problemi, tra cui una sgradevole diarrea “untuosa” derivante proprio dall’eccessiva quantità di grassi non digeriti, può condurre a un evidente dimagrimento con perdita di massa muscolare (per carente assorbimento di proteine) o possono svilupparsi molteplici altre condizioni come deficit vitaminici, stanchezza cronica, gonfiore addominale, depressione», continua Antonini.

La gestione della terapia con enzimi pancreatici

I sintomi, a volte molto subdoli, non si devono assolutamente sottovalutare. «Per questo motivo i pazienti dovrebbero essere seguiti da medici specializzati nella gestione delle malattie del pancreas che avranno il compito, tra le altre cose, di ottimizzare la terapia con enzimi per ogni singolo paziente per garantirne la migliore efficacia», aggiunge l’esperto.

Distribuzione contingentata degli enzimi pancreatici

Quando si assumono? Questi medicinali si prendono per via orale durante o dopo ogni pasto (spuntini compresi) e servono «per poter mangiare e assimilare il cibo», ha spiegato Fedez in alcune storie su Instagram denunciando, però, il fatto che «da un mese a questa parte sembra che non si trovino. Avevo da parte una piccola scorta di enzimi pancreatici ma li sto finendo e non riesco a trovarli. Come si può risolvere?».

Come spiegato lo scorso autunno dall’Agenzia italiana del farmaco, questi medicinali sono attualmente distribuiti in maniera contingentata per problemi dell’unica azienda produttrice (Viatris Italia S.r.l.) che si è trovata di fronte a un’elevatissima richiesta. La carenza dei medicinali si riscontra anche per altri farmaci, compresi molti salvavita. Un problema annoso, basti pensare che la lista dei farmaci temporaneamente carenti comprende quasi 3.500 farmaci che, per diversi motivi, non si trovano nelle farmacie.

La risposta del Ministero della Salute sulla questione

In relazione alla carenza di enzimi pancreatici, il Ministero della Salute non ha tardato a emanare un comunicato. «La questione riguarda, nello specifico, il farmaco Creon. Si tratta di una situazione nota e indipendente dalle attività regolatorie di AIFA, che ha già da tempo fornito informazioni anche di carattere operativo», recita la nota diffusa sul sito ufficiale.

Conclude facendo rientrare l’allarme sanitario: le strutture sanitarie, infatti, potranno importare il farmaco dall’estero, nel caso in cui riscontrassero discontinuità nella fornitura. Mentre, le farmacie, che non dovessero reperire il prodotto nei soliti canali distributivi, potranno effettuare un ordine diretto al titolare tramite l’apposito servizio di Customer Service.

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Simona Cortopassi

Classe 1980, è una giornalista iscritta all’Ordine regionale della Lombardia. Toscana d’origine, vive a Milano e collabora per testate nazionali, cartacee e web, scrivendo in particolare di salute e alimentazione. Ha un blog dedicato al mondo del sonno (www.thegoodnighter.com) che ha il fine di portare consapevolezza sull’insonnia.
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