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Mixoma: cos’è il tumore cardiaco che ha colpito Flavio Briatore

L’esperienza dell’imprenditore ha sollevato importanti questioni riguardanti la prevenzione, la diagnosi precoce e il trattamento di queste condizioni

Flavio Briatore, noto imprenditore italiano ed ex manager nel campo della Formula 1, ha affrontato una delle sfide più grandi della sua vita: di recente gli è stato diagnosticato un mixoma, che rientra nella categoria dei tumori cardiaci. La notizia del suo stato di salute ha suscitato preoccupazione nell’opinione pubblica. Tuttavia, la sua esperienza ha sollevato importanti questioni riguardanti la prevenzione, la diagnosi precoce e il trattamento di questa condizione.

Mixoma: una forma tumorale rara ma benigna

Il mixoma, per il quale l’imprenditore è stato sottoposto tempestivamente a intervento chirurgico, è una forma tumorale rara, con una incidenza pari allo 0,1-0,2%. Ha una prevalenza netta delle forme benigne e, una volta rimosso, le percentuali di successo e di guarigione sono molto alte.

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L’importanza di una diagnosi tempestiva e mirata

Il mixoma è una condizione patologica che coinvolge la formazione di masse tumorali nel cuore. Le sfide associate alla sua diagnosi e al suo trattamento sono significative, richiedendo spesso un intervento medico rapido e mirato. Nel caso di Briatore, il suo stato di salute ha necessitato di un trattamento personalizzato per affrontare efficacemente la malattia.

Il mixoma necessita di un trattamento chirurgico

«I tumori che colpiscono più frequentemente il cuore sono i mixomi, neoplasie di natura prevalentemente benigna, capsulate a consistenza gelatinosa che crescono nell’atrio sinistro o nell’atrio destro del cuore», spiega il dottor Alberto Tripodi, cardiochirurgo a Maria Cecilia Hospital, ospedale di Alta Specialità a Cotignola (RA) di GVM Care & Research. «Il trattamento è chirurgico. L’approccio utilizzato prevede sia la tradizionale sternotomia mediana sia tecniche mininvasive effettuate attraverso una minitoracotomia destra».

I rischi collegati all’intervento

Solitamente, una volta escisso il tumore, si assiste alla risoluzione completa della patologia. Se il trattamento chirurgico viene eseguito correttamente, infatti, non si hanno metastasi. «Il principale rischio connesso all’intervento è legato alla consistenza particolarmente friabile della massa, la quale si può frammentare causando eventi embolici».

Esiste anche una forma di tumore cardiaco maligno

Esistono anche patologie neoplastiche maligne del cuore, quali sarcomi e rabdomiosarcomi, che colpiscono la componente muscolare. «Hanno un’incidenza estremamente bassa ma la prognosi è generalmente sfavorevole. Tali tumori, infatti, infiltrano la parete muscolare del cuore, rendendo spesso non praticabile una completa eradicazione se non con un rischio operatorio proibitivo», continua l’esperto.

Qual è l’approccio diagnostico corretto

Come identificare il tipo di tumore cardiaco? «Il primo approccio diagnostico è l’ecocardiografia, a cui fanno seguito esami di secondo livello quali la Tomografia Computerizzata (TC) e la Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) del torace che restituiscono un’immagine definita della massa tumorale e indicazioni precise circa la forma, le dimensioni e la sede di impianto».

Il mixoma colpisce più le donne over 40

Il mixoma colpisce prevalentemente le donne, con una frequenza maggiore nella terza e quarta decade di vita, ma può presentarsi, seppur in casi molto rari, in tutte le fasce d’età. «Essendo un tumore prevalentemente asintomatico, non di rado la diagnosi è occasionale, durante una visita medica di controllo, effettuata per pregresse patologie, oncologiche o cardiache», spiega il dottor Tripodi. Sebbene inizialmente la massa possa non dare alcun segno della sua presenza, man mano che si ingrandisce può andare a interferire con l’attività cardiaca.

I sintomi da non trascurare

Quando il mixoma raggiunge volumi importanti si avvertono affanno e astenia o, in casi più rari, si può avere una embolizzazione. In qualche caso possono però presentarsi anche sintomi cardiaci quali aritmie, un quadro di scompenso cardiaco ed endocardite. In generale, è bene non trascurare mai alcun sintomo, anche quelli apparentemente più leggeri, dal dolore toracico alla lieve difficoltà respiratoria, e parlarne sempre con il proprio medico.

Mixoma: l’importanza della prevenzione

L’esperienza, conclusasi positivamente, di Flavio Briatore ha evidenziato l’importanza della prevenzione tramite controlli periodici e stili di vita corretti. Da una parte la consapevolezza dei sintomi e dei fattori di rischio associati al mixoma è essenziale per una diagnosi precoce e un trattamento efficace. Dall’altra, una dieta equilibrata, l’esercizio fisico regolare e la gestione dello stress possono contribuire significativamente al miglioramento complessivo della salute cardiaca.

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Simona Cortopassi

Classe 1980, è una giornalista iscritta all’Ordine regionale della Lombardia. Toscana d’origine, vive a Milano e collabora per testate nazionali, cartacee e web, scrivendo in particolare di salute e alimentazione. Ha un blog dedicato al mondo del sonno (www.thegoodnighter.com) che ha il fine di portare consapevolezza sull’insonnia.
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