Cosa manca alla ricerca sul cancro al seno? Gli uomini

Negli ultimi anni la comunità scientifica ha insistito molto per l’inserimento di più donne negli esperimenti clinici finalizzati a testare nuove cure. Ed è anche sparito il divieto che un tempo escludeva le donne in età fertile dalla possibilità di partecipare agli studi. Persino gli scienziati che lavorano sugli animali sono incoraggiati a includere negli esperimenti topi di entrambi i sessi. Tuttavia, quando si tratta del cancro al seno, sono gli uomini a essere discriminati. Spesso, infatti, sono esclusi dai trial clinici per i nuovi trattamenti. E quando nuovi medicinali per il tumore al seno arrivano sul mercato, ci sono pochi dati che indichino se questi sono sicuri ed efficaci anche per gli uomini. I sintomi del tumore al seno sono simili a quelli della donna. Anche negli uomini infatti si ha la presenza di un nodulo, che nella maggior parte dei casi non dà dolore. Tendenzialmente si trova al centro del seno, in prossimità del capezzolo. Il motivo è ovvio: la stragrande maggioranza del tessuto mammario negli uomini si trova proprio dietro il capezzolo. Anche negli uomini si registra la secrezione dal capezzolo, spesso con presenza di sangue.

Tumore al seno negli uomini: l’incidenza è bassa  

Questa patologia è estremamente rara negli uomini. I pazienti maschi rappresentano poco più dell’1% dei casi di tumore al seno. Nonostante questo, la Food and Drug Administration americana sta chiedendo ai ricercatori di includere più uomini negli esperimenti per la cura del cancro al seno. «È frustrante parlare con i pazienti e dire “I medicinali sono stati testati sulle donne. Noi pensiamo funzionino negli uomini, ma non ci sono reali evidenze per confermarlo”». A parlare è Sharon Giordano, professore di oncologia medica al seno presso l’M.D. Anderson Cancer Center di Houston. Negli uomini la patologia viene diagnosticata spesso in stadi avanzati e i pazienti non ricevono cure ottimali. Nel modo in cui viene condotta la ricerca, potrebbero perdere l’occasione di terapie salvavita.

Lo studio

Una delle più grandi ricerche fatte su questi pazienti è stata pubblicata su Annals of Oncology nel 2017. È stata condotta dall’International Male Breast Cancer Program e ha analizzato 1.500 uomini con carcinoma mammario in Canada, Stati Uniti e sette paesi europei.

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Un uomo su cinque senza terapia

Dai risultati, è emerso che la stragrande maggioranza degli uomini con tumore al seno ha un cancro alimentato dagli estrogeni. Questo nonostante siano ormoni femminili che produce anche il sesso maschile. Tuttavia, solo il 77% di questi pazienti ha ricevuto una terapia anti-estrogeno. Ciò significa che quasi uno su cinque dei pazienti avrebbe dovuto ricevere una terapia potenzialmente salvavita e non l’ha ottenuta. Gli autori dello studio dicono di non sapere il perché. Piuttosto, il trattamento più comune per gli uomini era un intervento chirurgico. Una mastectomia per rimuovere il seno o una lumpectomia per rimuovere il tumore.

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Gli uomini non sanno di poter avere il cancro al seno

Cattive cure sono fin troppo comuni quando i pazienti soffrono di malattie rare e per gli uomini il cancro al seno è una malattia rara. Inoltre, gli uomini con carcinoma mammario sono spesso anziani e il tumore in genere è grande perché la diagnosi è arrivata tardi. «Alcuni uomini non sono nemmeno consapevoli di avere il seno e non pensano di poter avere il cancro in quel punto» spiega l’autrice principale dello studio Fatima Cardoso, direttrice dell’unità mammaria presso il Centro clinico Champalimaud di Lisbona (il tumore al seno può insorgere anche negli uomini: scopri qui sintomi e cause). Conclude l’esperta: «anche gli operatori sanitari spesso non ci pensano: i medici generici vedono pazienti maschi e non prestano attenzione al loro seno»

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