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Cerotto elettronico emicrania: perché spegne il dolore

Testato e approvato un nuovo rimedio contro gli attacchi emicranici: si tratta di un dispositivo wireless da applicare sul braccio e "attivabile" dal proprio cellulare

Un cerotto elettronico contro l’emicrania si aggiunge alla lista delle terapie a disposizione per combattere il forte dolore alla testa, che colpisce il 14% della popolazione mondiale. Si tratta di un dispositivo che si applica sul braccio e riduce l’intensità dell’attacco emicranico, mandando una stimolazione elettrica percettibile, ma indolore, al cervello.

Riconoscere un attacco di emicrania è facile, perché la persona diventa pallida, con le occhiaie e deve evitare qualsiasi sforzo fisico per evitarne il peggioramento. Il dolore, spesso ma non sempre, riguarda solo metà della testa ed è associato a fastidio per le luci, per i rumori e per certi odori.

Gruppo San Donato

Il cerotto è wireless e molto “smart”

Il cerotto elettronico è stato sviluppato e testato alla Technion Faculty of Medicine di Haifa, in Israele. Lo studio ha coinvolto 71 pazienti con emicranie frequenti (da due a otto attacchi al mese) e pubblicato sulla rivista Neurology. Ma come funziona?

Creato come un dispositivo wireless, si applica sul braccio, ma viene comandato da un’app scaricata sul cellulare. Il paziente deve attivare la stimolazione elettrica non appena inizia l’attacco di emicrania o comunque entro venti minuti dall’inizio dei dolori. La stimolazione, spiega il coordinatore dello studio David Yarnitsky, «attiva un centro nervoso alla base del cervello, che induce l’inibizione della sensazione dolorosa in tutto il corpo». L’effetto è chiamato tecnicamente «modulazione condizionata del dolore».

Efficace quanto le altre terapie

Gli esperti hanno rilevato che prima viene attivata la stimolazione e più è intensa, migliore è la riduzione del dolore e la durata dell’attacco emicranico. Lo studio ha dimostrato anche che la stimolazione del cerotto elettronico è efficace nel curare l’emicrania tanto quanto le altre terapie farmacologiche (come per esempio l’agopuntura). Il prossimo step, avvertono gli esperti israeliani, sarà testare il cerotto in un trial più grande e multicentrico con quasi 200 pazienti.

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