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Cancro al colon: con lo sport s’impennano le possibilità di guarigione

Anche al terzo stadio fare sport aiuta a migliorare la qualità della vita e i tassi di sopravvivenza della malattia

Attività fisica e tumore al colon. Si è concentrato su questo mix uno studio del Pennington Biomedical Research Center negli Stati Uniti. Anche per chi soffre di colon allo stadio III l’esercizio fisico dà risultati migliori nel trattamento post operatorio.

Attività fisica e tumore al colon: quasi 1700 pazienti monitorati per sei anni

I ricercatori del centro studi della Louisiana hanno messo sotto la lente di ingrandimento quasi 1700 pazienti con cancro al colon al terzo stadio che avevano subito un intervento chirurgico e trattamenti di chemioterapia. I pazienti sono stati seguiti per quasi sei anni. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Journal of Clinical Oncology. Un’altra ricerca aveva sottolineato come anche la dieta abbia un impatto positivo sulle recidive di questo tumore.

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Finora si chiedeva ai pazienti solo di non essere sedentari

Lo studio ha esaminato come diversi tipi e intensità di attività fisica possano influenzare il tempo di sopravvivenza e la guarigione dalla malattia.I ricercatori hanno confrontato un’attività fisica leggera e moderata, un’attività aerobica vigorosa, una camminata veloce e un esercizio di rafforzamento muscolare. È il primo studio in questo senso mai svolto da un istituto di ricerca. Finora infatti non si sapeva se fare sport potesse influire sulla recidiva della malattia. Le attuali linee guida cliniche incoraggiano i pazienti a evitare semplicemente l’inattività. Fino a un terzo dei pazienti con questo tipo di cancro sperimenta delle ricadute.

Attività fisica e tumore al colon: s’impennano le possibilità di guarigione

“I medici consigliano ai pazienti di cancro al colon di evitare l’inattività. Tuttavia, molti pazienti desiderano una guida specifica sui tipi di attività che possono massimizzare la loro probabilità di guarigione. Questo studio fornisce agli oncologi e ai loro pazienti informazioni specifiche su quale tipo di attività esattamente sarà molto utile nel loro obiettivo di rimanere vivi e liberi dal cancro”. Justin Brown è direttore del programma di metabolismo del cancro biomedico di Pennington e ha guidato lo studio.

Il consiglio è quello di trovare un’attività fisica che piaccia

“Quello che abbiamo scoperto è che volumi maggiori di attività fisica ricreativa, periodi più lunghi di attività fisica aerobica di intensità da leggera a moderata o qualsiasi attività fisica aerobica di intensità vigorosa erano associati alle maggiori possibilità di rimanere in vita e liberi dal cancro. I pazienti dovrebbero prima identificare un’attività fisica che gli piace. In questo modo possono fare riferimento ai risultati dello studio per determinare quanta di quell’attività è necessaria per ottenere un tale beneficio per la salute. Se ti piace l’attività, è più probabile che la mantieni nel tempo”.

In arrivo le nuove linee guida

“Sappiamo che abitudini sane per tutta la vita possono fare la differenza nel benessere generale dei sopravvissuti al cancro. Questo progetto di ricerca all’avanguardia fornisce ai pazienti raccomandazioni molto specifiche su come riprendere un certo livello di controllo contro una malattia che spesso sembra opprimente”.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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