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Con le carezze si stimola l’attività cerebrale dei neonati

Fotografata la testolina dei bebè dopo i massaggi: viaggia a una velocità maggiore. Le istruzioni per un tocco perfetto sui propri figli

Le vostre mani sul corpo del bebè. Non sono semplici carezze, non lo aiuteranno solo a sentirsi più amato. Potenzieranno anche il suo sviluppo cerebrale.
Perché, secondo una recente indagine scientifica, il tocco sui neonati arriva dritto al loro cervello e ne stimola la maturazione. Lo studio, pubblicato sul Journal of Neuroscience, ha sottoposto a test 20 prematuri: metà di loro ha ricevuto per dieci giorni tre sedute di massaggio da dieci minuti ciascuna.
«I piccoli accarezzati hanno mostrato una maggiore attività cerebrale (misurata tramite l’elettroencefalogramma), oltre che minori livelli di cortisolo, l’ormone dello stress», spiega Lamberto Maffei, a capo dell’équipe che ha condotto la ricerca e direttore del laboratorio di neurobiologia della Scuola Normale Superiore e dell’Istituto di neuroscienze del Cnr a Pisa. «Ma non basta: i bambini sottoposti ai massaggi avevano anche una vista più sviluppata, come hanno rivelato i risultati del preferential looking, una tecnica di valutazione dell’acuità visiva. Infine, la massage therapy modula i livelli dell’Igf-1, un ormone che riveste un ruolo importante nei processi di crescita».
Durante i primi mesi di vita, la pelle è un tramite eccezionale per comunicare con il mondo esterno: ogni millimetro contiene terminazioni nervose che inviano segnali al cervello. Per questo è così tanto efficace la stimolazione delle carezze.

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COME SI FA IL MASSAGGIO

Gruppo San Donato

Ogni genitore può imparare a praticare il massaggio al proprio bambino. E sempre più spesso ospedali e consultori organizzano corsi brevi. Ecco alcune indicazioni dell’Aimi, l’Associazione italiana massaggio infantile.

• Momento ideale: quello in cui siete tranquilli. Il massaggio dev’essere rilassante anche per voi.

• Ambiente: quieto e abbastanza caldo perché il bimbo, una volta spogliato, non senta freddo.

• Posizione: comoda per voi e per il piccolo. Massaggiandolo, sorridetegli e guardatelo negli occhi per rassicurarlo.

• Olio naturale: qualche goccia sulle vostre mani rende il movimento più fluido.

• Movimenti lenti su tutto il corpo. Sul torace, tenete le mani a palmo aperto e muovetele dal centro del petto verso le spalle. Sul pancino, invece, procedete in senso orario, seguendo così il percorso dell’intestino. Accarezzate il bimbo anche sulle braccia, dalle spalle ai polsi, poi aprite i palmi delle sue manine e massaggiateli. Stirate leggermente le dita, a una a una, e fate lo stesso con gambe e piedi. Infine, toccate delicatamente il viso, partendo dalla fronte e poi passando al nasino, alle guance, al mento.
Anna Maria Guida – OK La salute prima di tutto

Ultimo aggiornamento: 9 settembre 2010

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