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Asma allergica: sintomi e cure

Quali sono le cause e le differenze con l'asma bronchiale? Il punto sulle nuove terapie disponibili

L’asma allergica è una malattia cronica tipica dell’età infantile e ha un andamento:

  • tipicamente stagionale, nel caso di allergeni legati ai pollini,
  • mantenere carattere perenne, nel caso di allergeni quali polvere, acari, animali domestici.

Quali sono le cause dell’asma allergica?

La predisposizione genetica gioca un ruolo cruciale nello sviluppo dell’asma bronchiale. Altre cause scatenanti possono essere:

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  • presenza di altre allergie che aumentano il rischio di sensibilizzazione;
  • obesità;
  • carenza di alcuni nutrienti nella dieta come omega-3, vitamina C, magnesio, selenio.

Quali sono le differenze con l’asma bronchiale?

La differenza principale sta proprio nelle cause. In genere l’asma bronchiale ha come cause scatenanti lo smog, il fumo di tabacco e  l’esposizione a sostanze irritanti. Quella allergica come abbiamo già visto ha tra le cause una reazione allergica. Detto questo va ricordato che la terapia per le due forme di asma è molto simile.

Sintomi dell’asma allergica

Affanno, respiro sibilante (chiamato anche wheezing), senso di oppressione toracica e tosse sono i sintomi respiratori ricorrenti dell’asma. Possono manifestarsi specialmente di notte e/o al mattino presto e possono variare di ora in ora o di giorno in giorno.

Come si arriva alla diagnosi?

Si analizza anzitutto la storia clinica del paziente, poi si procede con test spirometrici, ovvero prove di funzionalità respiratoria. Si fanno anche test allergici: se il paziente risulta sensibile ai pollini, agli acari o agli animali, è probabile che la sua allergia sia la causa o una delle cause dell’asma: i bronchi infatti si irritano proprio a contatto con questi elementi.

Cura dell’asma allergica

Dall’asma non si può guarire, ma può essere trattata efficacemente. I farmaci più efficaci sono quelli detti di fondo, come i glucocorticosteroidi per via inalatoria, da abbinare a un beta2 agonista (broncodilatatore) nel caso di asma persistente o di crisi asmatica lieve. Gli antileucotrieni, invece, si usano elettivamente per combattere l’asma da sforzo e per pazienti con asma e rinite (che sono la maggior parte). Tuttavia, nei bambini con asma persistente la continua esposizione agli allergeni e agli agenti inquinanti può determinare variazioni significative nella risposta ai farmaci, rendendo più difficile il controllo della malattia. Studi scientifici hanno dimostrato che, anche a concentrazioni ambientali relativamente basse, l’ozono e le polveri derivanti dal traffico sono causa diretta dell’aumento delle visite in pronto soccorso per asma nei bambini.

La tripla associazione extrafine in un unico inalatore

È disponibile anche una nuova scelta terapeutica per i pazienti con asma non controllato sia di tipo allergico che non allergico. È ideale per i pazienti con asma non controllato, malgrado la terapia con una doppia associazione (ICS+LABA), che sono a rischio di crisi respiratorie frequenti e peggioramento della funzionalità polmonare. Si tratta dell’unica tripla associazione extrafine BDP/FF/G in un singolo inalatore che, fra i vari punti forti, si è anche dimostrata efficace nel ridurre di un terzo le riacutizzazioni gravi nei soggetti asmatici con una persistente limitazione del flusso aereo. I vantaggi sono quelli di assumere tre principi attivi in un unico inalatore. In questo modo seguire la terapia è più semplice e ne migliora anche l’aderenza. Punto particolarmente importante visto che nei pazienti asmatici è ferma al 20 per cento.

L’ambiente

La montagna è un ambiente favorevole perché, alla quota di 1.500-2.000 metri, inquinanti e allergeni sono praticamente assenti e ciò determina una significativa riduzione dell’infiammazione bronchiale. Poi, la bassa densità di ossigeno favorisce una migliore espansione del polmone. Entrambi gli effetti contribuiscono a ridurre l’iperreattività bronchiale.

L’attività fisica con l’asma allergica

Il successo di molti atleti asmatici dimostra che non ci sono limiti per la pratica sportiva. Occorre solo scegliere lo sport in base alla gravità dell’asma. In genere il più indicato è il nuoto, perché di rado provoca crisi anche in chi soffre di asma da sforzo, e ha un notevole effetto migliorativo sull’apparato respiratorio. È ben tollerato in bambini con asma stabile e aumenta la funzionalità polmonare. Sono considerati benefici per bronchi e polmoni anche sport come kayak, canoa, sci di fondo, danza, arti marziali, volley, basket, hockey.

 

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