Salute Mentale

Gli episodi stressanti invecchiano il cervello di quattro anni

Licenziamenti, lutti, separazioni: i traumi che viviamo mettono a dura prova il nostro apparato cognitivo e accelerano la perdita di memoria

L’esistenza di un legame tra stress e cervello è già noto da tempo alla scienza. Se uno studio condotto dai ricercatori della University of Wisconsin-Madison aveva dimostrato che un episodio stressante è in grado di ridurre l’attività del cervello dei bambini, ora un nuovo lavoro presentato dagli stessi esperti alla conferenza internazionale di Alzheimer’s Association a Londra sostiene che gli eventi stressanti, come la morte di una persona molto cara, un divorzio o un licenziamento, possono invecchiare il cervello fino a quattro anni.

Lo studio

Gli scienziati hanno preso in esame 1.300 persone, di cui 1.232 americani bianchi e 82 di origine africana con età media di 58 anni. Con una serie di test neuropsicologici hanno esaminato diverse aree, tra cui la memoria immediata, l’apprendimento verbale e la memoria, l’apprendimento visivo, la memoria e il richiamo della storia. Le esperienze stressanti esaminate comprendevano insicurezza finanziaria, gravi problemi di salute e traumi psicologici, come la perdita di un figlio. I risultati hanno mostrato che un numero maggiore di eventi stressanti si collega a una funzione cognitiva più povera negli anni successivi della vita. Nello specifico, gli afroamericani presenti nel campione sperimentavano nella vita il 60% di eventi più stressanti rispetto a quelli dei bianchi: ogni trauma o esperienza dolorosa equivaleva a circa quattro anni di invecchiamento cognitivo.

Gruppo San Donato

Intervenire è possibile

Come è possibile questo legame? Secondo alcune evidenze scientifiche, lo stress potrebbe essere collegato a una situazione di infiammazione cronica delle aree cerebrali, che a sua volta potrebbe accelerare lo sviluppo della demenza. Tuttavia, secondo gli esperti questo declino non è inevitabile e per mitigare il rischio, alle persone che attraversano esperienze stressanti, suggeriscono una dieta sana e uno stile di vita salutare. Numerosi studi, infatti, sottolineano come un certo tipo di attività fisica quotidiana possa contrastare l’insorgenza della demenza (per esempio la camminata, il ping-pong, ma anche i pesi e l’attività aerobica in palestra) e che una dieta sana ed equilibrata può essere una perfetta arma di prevenzione.

TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE

Calo dell’udito: l’apparecchio acustico ritarda la demenza?

Contro la demenza cammina per un’ora

Parkinson: quali malati possono sviluppare anche la demenza?

Svolta per l’Alzheimer: italiani scoprono la sua vera origine

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio