CervelloSalute

Calo dell’udito: l’apparecchio acustico ritarda la demenza?

Dei milioni di persone affette da ipoacusia in Italia, solo una minima parte utilizza uno strumento di correzione. Ecco perché andare da uno specialista non appena l'udito inizia a calare

Nonostante si siano fatti passi avanti nello studio dell’origine dell’Alzheimer, le informazioni sui fattori di rischio modificabili della demenza sono ancora scarse. I consigli di prevenzione oggi suggeriscono l’importanza di contrastare i fattori di rischio per le malattie cardiovascolari e di seguire uno stile di vita sano. Bisogna, però, prestare attenzione anche al proprio udito.

Udito e demenza: qual è la correlazione?

I danni alle cellule cerebrali sono la causa principale della demenza, perché impediscono la comunicazione tra le cellule stesse, con effetti negativi sulle capacità di pensiero, di comportamento e sulle sensazioni. Un udito che cala può favorire questi danni a livello cerebrale, come ha sottolineato il rapporto Il cervello in ascolto – Lo stretto intreccio tra udito e abilità cognitive promosso da Amplifon. Gli studi dimostrano, infatti, che all’ipoacusia è associato un rischio tre volte più alto di sviluppare demenza.

Gruppo San Donato

Se l’udito cala, fai un controllo

Quando compaiono i primi segnali di deficit uditivo è meglio recarsi subito da uno specialista (otorinolaringoiatra o audiologo) per eseguire un esame audiometrico. In base al problema e alla sua entità, l’esperto sarà in grado di orientarvi verso cure farmacologiche, interventi chirurgici (nei casi più gravi) o apparecchi acustici, che nella maggior parte dei casi sono in grado di correggere l’ipoacusia. Gli strumenti di correzione acustica sono ancora un tabù nella nostra società e dei 7 milioni di italiani che accusano un calo dell’udito, li utilizza solo una minima parte (poco più di 1 milione). Si tratta di un problema da arginare con campagne di sensibilizzazione, perché, come ci spiega nella videointervista Camillo Marra, docente di neurologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, una correzione tempestiva dell’udito può ritardare l’insorgenza di demenza, anche nelle persone predisposte.

Le nuove tecnologie

Oggi i dispositivi acustici hanno raggiunto, grazie alle nuove tecnologie, dimensioni minime e quasi invisibili, ma capaci di garantire una qualità del suono sorprendente. In pochi millimetri, sono in grado di raccogliere funzioni paragonabili a quelle di un computer, assicurando prestazioni inimmaginabili fino a pochi anni fa.

Giulia Masoero Regis

Leggi anche…

None found

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio