Podcast

Reinfezioni da Covid: in aumento per colpa di Omicron

video
play-rounded-fill

La rubrica OK Salute e Benessere, condotta dalla giornalista Chiara Caretoni, va in onda tutti i giorni alle ore 11 sul Circuito Nazionale Radiofonico (CNR) e su Radio LatteMiele. Per entrare in contatto con la redazione radiofonica scrivi a: radio@ok-salute.it.

La reinfezione da Covid è possibile anche se i dati a disposizione sono molto rassicuranti. Secondo l’ultimo report dell’Istituto superiore di Sanità, in Italia abbiamo avuto poco meno di 109.000 casi di reinfezioni. In termini di percentuale si tratta del 2,7% di tutti i casi registrati.

Gruppo San Donato

La causa principale è la diffusione di Omicron: l’ultima variante fa impennare di 5 volte il rischio di essere nuovamente contagiati, se confrontata con Delta. Il Ministero della Salute parla di reinfezione quando una persona guarita torna ad essere positiva dopo 90 giorni dalla negativizzazione, se parliamo della stessa variante. Se parliamo di variante diversa invece non è previsto alcun lasso di tempo perché può avvenire in qualsiasi momento: se una persona è guarita da Delta può infettarsi con Omicron.

Sempre secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, le persone più a rischio sono i non vaccinati, questo anche rispetto a chi ha ricevuto una sola dose. Stessa situazione si vede tra gli operatori sanitari, essendo continuamente a contatto con il virus. Nel dettaglio si parla di 21.000 casi di reinfezione nei non vaccinati, tra metà dicembre e metà gennaio. Sono invece 2.800 quelli tra i vaccinati con almeno una dose. Tra il personale medico ci sono state oltre 4.000 reinfezioni in un mese a fronte di 37.000 prime diagnosi. Le fasce di età più colpite sono quelle dei 20-39 anni, che rappresentano il 39% delle reinfezioni.

In questo articolo

Leggi anche…

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio