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Bambini e Covid: attenzione alla sindrome infiammatoria multisistemica

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La rubrica OK Salute e Benessere, condotta dalla giornalista Chiara Caretoni, va in onda tutti i giorni alle ore 11 sul Circuito Nazionale Radiofonico (CNR) e su Radio LatteMiele. Per entrare in contatto con la redazione radiofonica scrivi a: radio@ok-salute.it.

Preoccupano sempre di più le conseguenze del Covid nei bambini, anche se dobbiamo sottolineare che nei più giovani l’infezione da Sars-Cov-2 da sintomi lievi o medi e non richiede il ricovero in ospedale. Bisogna però dire che aumentando i contagi, stanno crescendo anche le ospedalizzazioni: nell’ultima settimana, nella fascia d’età tra i 5 e i 12 anni, le autorità sanitarie hanno contato circa 400 ricoveri, il numero è triplicato rispetto alla settimana precedente. La crescita del tasso di incidenza sta rallentando in tutte le fasce di età tranne che in questa.

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Variante Omicron: i sintomi nei più piccoli

Omicron si manifesta nei più piccoli in modo abbastanza simile a quello che accade negli adulti: questa variante colpisce principalmente le vie respiratorie alte, quindi i bambini manifestano naso che cola, mal di gola e qualche linea di febbre. A volte può anche accadere che la febbre diventi molto alta e la tosse insistente. Quello che spaventa di più i genitori è la cosiddetta “sindrome infiammatoria multisistemica”, che spesso deve essere curata in ospedale. Possono arrivare anche complicanze come la miocardite o la pericardite che possono richiedere il ricovero nelle terapie intensive.

I sintomi possono diventare gravi in presenza di patologie

Come succede negli adulti, i bambini che soffrono di problemi al sistema immunitario o che abbiamo malattie respiratorie già in atto sono più a rischio di altri: i genitori devono stare molto attenti quando il bambino ha febbre alta che non passa, tosse stizzosa e difficoltà respiratorie. In questi casi, sentito il pediatra, è meglio portare il bambino in ospedale. I casi gravi sono rari: finora, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, si contano 39 persone tra gli 0 e i 19 anni che hanno perso la vita. La maggior parte dei bambini ricoverati si sono ripresi e sono stati dimessi.

Vaccino anti Covid: è sicuro per i giovani?

I dati che arrivano dagli USA sono molto rassicuranti: su quasi 9 milioni di dosi iniettate, le segnalazioni di eventi sono state pari allo 0,05%. Si è trattato nella quasi totalità dei casi di reazioni non serie: le miocarditi sono state 11, di cui 7 non gravi e risolte.

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