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Veronesi: il governo dei Professori investa sulla ricerca

Commento di Umberto Veronesisul blog della FONDAZIONE UMBERTO VERONESI Il pulpito da cui ci viene la predica è di quelli tra i più prestigiosi, arriva da Nature, la rivista scientifica più autorevole, che dedica il suo editoriale, cioè la pagina di significato più alto, ad ammonire severamente l’Italia perché non tagli i finanziamenti nella ricerca scientifica.

Commento di Umberto Veronesi
sul blog della FONDAZIONE UMBERTO VERONESI

Il pulpito da cui ci viene la predica è di quelli tra i più prestigiosi, arriva da Nature, la rivista scientifica più autorevole, che dedica il suo editoriale, cioè la pagina di significato più alto, ad ammonire severamente l’Italia perché non tagli i finanziamenti nella ricerca scientifica.

Gruppo San Donato

«Nonostante le pressioni per i piani di austerità, investire nella ricerca ora potrebbe dare enormi benefici. Senza una struttura adeguata della ricerca si va incontro a un futuro oscuro», scrive Nature. E non ci consola il fatto che l’ammonimento sia rivolto anche a Grecia e Spagna.

Sembra forse inopportuno in un momento di grave crisi lamentarsi dei tagli alla ricerca, ma penso che tagliare sulla ricerca sia colpire al cuore il futuro economico, scientifico e industriale dell’Italia, e ci allontani ancora di più dall’Europa, mettendoci definitivamente in disparte.

In realtà, il nostro status di Paese industrializzato è una pietosa finzione. I nostri partner europei lo sanno ma stanno zitti. La nostra tanto conclamata industrializzazione è come la Luna, che non brilla di luce propria, ma di luce riflessa. Abbiamo fabbriche e laboratori, ma in gran parte il know-how viene dall’estero.

L’augurio che mi faccio è che il Governo dei tecnici non soffra della stessa miopia dei politici. Per costoro il comportamento egoistico è quello che fa riferimento a orizzonti temporali molto brevi ed è portato a ridurre al minimo i cambiamenti. La speranza è che i tecnici abbiano il coraggio di pensare su tempi lunghi, perché la ricerca è un investimento ad alto rischio e a lungo termine, per cui richiede lungimiranza e altruismo.

[…]

Ripeto una mia antica convinzione e cioè che la ricerca non è una spesa, ma un investimento. In campo medico, consente di incrementare le risorse a disposizione e di passare dalla semplice tutela sanitaria alla promozione della salute. E consente di migliorare costantemente la qualità delle cure. Un ospedale che fa ricerca, ne sono profondamente convinto, porta effettivamente questa ricerca al letto del malato, e ne migliora le prospettive di vita e di guarigione.

In cinquant’anni di professione, io non ho mai smesso di fare ricerca, e penso che essa sia il lievito della buona Medicina. Non possiamo più lasciare che la ricerca viva in un suo mondo separato e spesso accademico, lontano dai problemi concreti dell’assistenza, e che non venga messa tempestivamente a disposizione del malato.

Umberto Veronesi

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