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Il politico ideale? Ha la voce calda e profonda

Il nostro istinto la percepisce come un segno di maggiore forza fisica, competenza e integrità

Sarà che li sentiamo urlare fin troppo spesso in tv e nelle piazze, ma i politici ci piacciono con la voce calda e profonda: il nostro istinto ancestrale la interpreta come un segno di forza e competenza. Lo dimostra uno studio dell’Università di Miami e della Duke University pubblicato sulla rivista Plos One.

Secondo i ricercatori, l’attrazione per i politici con la voce bassa potrebbe dipendere da una sorta di “istinto cavernicolo”, che ci induce a riconoscere la leadership a chi ha prestanza fisica, più che saggezza ed esperienza. «Oggi la leadership politica è chiaramente basata sulle ideologie concorrenti, piuttosto che sulla forza bruta – spiega Casey Klofstad, professore associato di Scienze politiche a Miami – ma fino a un certo punto della storia umana probabilmente pagava di più essere letteralmente forti».

Gruppo San Donato

Per scoprire i pregiudizi che influenzano gli elettori nello scegliere un candidato piuttosto che un altro, i ricercatori hanno condotto due esperimenti. Nel primo, hanno chiesto a 800 volontari di compilare un questionario online con informazioni circa l’età e il sesso di due ipotetici candidati, indicando per chi avrebbero votato. I candidati avevano un’età compresa tra 30 e 70 anni, ma quelli tra i 40 e i 50 anni sono risultati quelli con maggiori probabilità di vincere. «Questo perché non sono così giovani da essere inesperti, ma nemmeno così vecchi da poter avere problemi di salute che possano incrinare la leadership», spiega Klofstad. Nel secondo esperimento, i ricercatori hanno chiesto a 400 uomini e 400 donne di ascoltare due registrazioni in cui la stessa voce affermava la frase “vi esorto a votare per me questo novembre” usando un tono più alto e un tono più basso. Dopo aver ascoltato ogni coppia di messaggi, è stato chiesto ai volontari quale fosse la voce che sembrava appartenere alla persona più forte, competente e anziana, e per chi avrebbero votato. I candidati con voce più profonda hanno vinto con il 76% dei voti. Quando i ricercatori hanno analizzato la percezione degli elettori, sono stati sorpresi nello scoprire che la forza e la competenza dei candidati contavano più dell’età. Per cercare un riscontro di questi risultati nel mondo reale, i ricercatori hanno calcolato l’intonazione media della voce dei candidati alla Camera dei Rappresentanti del 2012 e hanno scoperto che i più votati erano quelli con la voce bassa.

27/08/2015

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