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Telemedicina: nasce l’innovativa piattaforma Maia connected care

Ab medica sviluppa un dispositivo medico integrabile con i sistemi pubblici e privati, che permette la televisita, il telemonitoraggio, la gestione delle terapie farmacologiche e riabilitative e molto altro

Ab medica aggiunge un altro importante tassello nella ricerca di soluzioni innovative in grado di semplificare il percorso terapeutico-assistenziale dei pazienti. L’azienda italiana leader nella produzione e nella distribuzione di
tecnologie medicali e punto di riferimento per la robotica chirurgica, sviluppa Maia connected care, una piattaforma di telemedicina perfettamente integrabile con i sistemi pubblici e privati.

Maia connected care: tutte le funzioni

Il sistema si interfaccia con i diversi dispositivi medici che forniscono le misure dei parametri del paziente, con soglie di attenzione stabilite dallo staff medico. I dati vengono ricevuti da un centro servizi, attivo h24, che li monitora gestendo eventuali allarmi direttamente o tramite escalation ai medici competenti. La nuova piattaforma permette la televisita e il teleconsulto, il monitoraggio fisiologico, la gestione delle terapie farmacologiche e riabilitative, la refertazione di ECG, il monitoraggio di pazienti cronici. Maia connected care è, a tutti gli effetti, anche un gestionale dell’attività clinica che permette sia l’assegnazione di gruppi di pazienti a un medico sia il salvataggio e lo scambio della documentazione clinica. Il dialogo medico-paziente è gestito attraverso una app specifica, in base alla tipologia di prestazione erogata.

Gruppo San Donato

Telemonitoraggio

Il medico può tenere sotto controllo a distanza i propri pazienti programmando piani di monitoraggio personalizzati. Ogni paziente giornalmente, tramite l’app dedicata, riceve un promemoria sulle misurazioni da effettuare con i dispositivi medicali forniti, comodamente da casa. Il medico può visualizzare i dati attraverso Maia connected care ed essere avvisato in caso di misurazioni fuori soglia, affidando anche la presa in carico al centro servizi.

Televisita

Il paziente, dalla propria abitazione, si mette in contatto con il medico, che può eseguire una visita completa e coinvolgere direttamente anche un altro specialista, anche in una terza sede. I clinici durante la visita hanno accesso all’intera documentazione del paziente, compresi i dati storici o in real-time del monitoraggio fisiologico. La procedura è prevista e codificata dal Sistema Sanitario Nazionale.

Teleriabilitazione

È uno strumento completo per un piano riabilitativo domiciliare: il medico può creare e prescrivere dei piani di cura riabilitativi, indicando gli esercizi che il paziente può eseguire in autonomia, e può poi seguire da remoto l’efficacia del percorso proposto tramite valori di engagement e i trend del monitoraggio fisiologico.

Gescare

Consente la presa in carico a tutto tondo del paziente, facilitando anche il controllo e il supporto di un caregiver. Il clinico assegna il piano di cura e specifica tutti i passaggi che il paziente deve affrontare nel suo percorso di cura. Il modulo aiuta anche il paziente a ricordate e a gestire, con notifiche ad hoc, gli esami o le attività da svolgere.

Farmacologia

Con Maia connected care il medico può stilare un piano farmacologico preciso e attento. La scansione temporale dei farmaci è consultabile dal paziente e dal suo caregiver e il paziente, interagendo con l’app, può confermare l’assunzione della terapia assegnata. È uno strumento utile ed affidabile per la gestione delle terapie farmacologiche.

Cst

È Il modulo con cui un centro servizi gestisce gli alert/allarmi che scaturiscono dai dati, valutandone la consistenza e distinguendoli secondo un codice colore per tipologia e urgenza. Vengono anche registrate, per un controllo degli operatori direttamente col paziente o tramite caregiver, la mancanza delle misure previste dal piano di monitoraggio o le misure fuori piano necessarie magari per situazioni cliniche specifiche. Gli allarmi sono quindi registrati, valutati e risolti direttamente col paziente o tramite un processo di escalation al medico di riferimento.

Senza il supporto della digitalizzazione, il futuro corre il rischio di diventare davvero molto incerto

«In un mondo sanitario sempre più diversificato, questo strumento rende la telemedicina possibile, facile e sicura sia per il fronte ospedaliero e dei medici di base sia per i pazienti, ovunque si trovino e per ogni tipo di specializzazione», commenta Francesca Cerruti, azionista di riferimento che guida il gruppo lombardo con il ruolo di CEO.

«Maia connected care risponde alle esigenze di assistenza in ambito domiciliare, per assistere pazienti fragili o cronici, o per facilitare la dimissione sicura anticipata di pazienti o evitare l’ingresso in ospedale, se non strettamente necessario. Ma anche alla necessità sempre più frequente di Hub & Spoke, come nel dialogo con le RSA: anche in questo caso Maia connected care si rivela lo strumento ideale consentendo televisite specialistiche ogni volta che servono, senza gestire trasferimenti. E se questa necessità di flessibilità e sicurezza non fosse stata abbastanza chiara in passato, credo che le consecutive ondate di pandemia abbiano reso ormai sempre più evidente – come ribadito dal PNRR – che senza il supporto della digitalizzazione, il futuro corre il rischio di diventare davvero molto incerto».

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